Due corse aggiuntive di trasporto pubblico per assicurare ai residenti di Guardiabruna di poter raggiungere il medico di base a Torrebruna più agevolmente. E’ questa la proposta fatta dalla sindaca Cristina Lella, nel corso di un incontro con la cittadinanza avuto nei giorni scorsi. Una proposta, l’unica percorribile secondo l’amministrazione comunale in carica, che non piace affatto all’ex sindaco Luigi Torzi e all’ex vicesindaco Franco Preta (in foto, ndr) che infatti tornano a scrivere e denunciare quello che a loro dire è una sorta di sopruso inaccettabile: la chiusura dello studio medico in paese.
I due ex amministratori, a capo di un gruppo di residenti a Guardiabruna, hanno infatti presentato un esposto, indirizzato anche ai vertici della Asl e alla Prefettura, con il quale denunciano che l’idea del potenziamento del trasporto pubblico «non è idonea a risolvere la problematica, trattandosi di persone anziane, ultra ottantenni, con tutte le conseguenze immaginabili nel periodo invernale, tra ghiaccio e neve su strade tortuose». E parlano di «anomalie» Torzi e Preta: «Non abbiamo compreso a che titolo l’associazione Pro Loco di Guardiabruna abbia messo a disposizione del medico Ottaviano un locale, oltretutto di proprietà comunale, immobile il cui uso è disciplinato da apposito regolamento». Pare inoltre che il medico in questione abbia più volte segnalato disservizi, quali il mancato funzionamento del sistema di riscaldamento nel locale adibito a studio medico. E l’amministrazione Lella, secondo i due “oppositori”, non avrebbe mosso un dito per sostenere e venire incontro alle legittime richieste del medico. Infine Torzi e Preta segnalano che ci sono diversi locali comunali che potrebbero essere utilizzati per l’attivazione di uno studio medico e chiedono formalmente alla sindaca di convocare una conferenza di servizi tra l’amministrazione, la Asl e il medico in questione al fine di trovare una soluzione concreta al problema.