Nuove indagini geologiche alla base dei pilastri del viadotto ‘Sente – Longo’. Sono quelle avviate in questi giorni da una ditta specializzata del posto su mandato dell’Anas. L’infrastruttura ormai chiusa da circa tre anni, collega il Molise con l’Abruzzo ed è considerata strategica in fatto di viabilità per le popolazioni delle aree interne che soffrono un isolamento cronico in merito alla mobilità su gomma. L’obiettivo, neanche a dirlo, è quello della riapertura dell’opera gestita dalla Provincia di Isernia che tuttavia confida in un passaggio di consegne ad Anas, ente, il quale, possiede tutti i requisiti per manutenere l’imponente viadotto realizzato a cavallo degli anni ’70 – ’80.
I nuovi studi geologici e geotecnici dovrebbero concludersi entro un mese dall’avvio. Dopodiché dovrebbe partire la fase di progettazione. Nel frattempo gli amministratori della zona confidano in una riapertura anche parziale che assicuri il passaggio di auto e mezzi di soccorso. Si tratta di una ipotesi che avanza malgrado ad oggi non c’è alcuna conferma come tra l’altro dichiarato nelle scorse settimane dal presidente di Palazzo Berta, Alfredo Ricci. Tuttavia c’è chi lavora dietro le quinte per far sì che il ‘miracolo’ della riapertura possa concretizzarsi entro la fine dell’anno.
E’ il caso della parlamentare vastese, Carmela Grippa e del consigliere regionale molisano, Andrea Greco che in silenzio continuano a pressare Roma dove oggi si decide il futuro del ponte ‘Sente’. Inoltre, al di là di promesse e dichiarazioni di facciata a mezzo stampa, un ruolo fondamentale potrebbero giocarlo i due presidenti di Regione, Donato Toma (Molise) e Marco Marsilio (Abruzzo) chiamati a dare risposte ad una fetta di territorio troppo spesso abbandonata e depauperata da servizi essenziali. In questo momento più che mai, sia Toma che Marsilio possono dimostrare di tenere a cuore le sorti delle aree interne a cavallo di due regioni da sempre unite per cultura, stili di vita e tradizioni. Saranno in grado di farlo?