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  • Servizi di vigilanza senza averne titolo, denunciati due imprenditori del Vastese

    Proseguono i risultati positivi della Polizia di Stato, a seguito dell’impegno profuso nei servizi a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nei luoghi della movida, disposti dal Questore di Chieti, Annino Gargano.
    Ad inizio della stagione balneare, gli accertamenti compiuti nell’immediatezza dell’aggressione a due operatori della Polizia di Stato, intervenuti in Vasto Marina a seguito della segnalazione al numero di emergenza 113 di una rissa in atto, sono stati seguiti da altre osservazioni e rilievi sulla regolarità delle attività dei pubblici esercizi sui luoghi della movida e da minuziose indagini al riguardo.


    E’ stato accertato che almeno due bar di Vasto Marina per i servizi di vigilanza dinanzi ai propri locali durante gli orari serali di apertura al pubblico, si sono serviti di una ditta, che ha impiegato personale totalmente privo dei requisiti di legge. L’iscrizione in un apposito elenco prefettizio è il presupposto per l’esercizio dei controlli di sicurezza nelle attività d’intrattenimento e di spettacolo aperti al pubblico o in pubblici esercizi. L’iscrizione a tale elenco è condizionata al possesso di determinati requisiti, soprattutto a tutela dell’incolumità del pubblico presente e può essere richiesta, per il proprio personale, direttamente dal pubblico esercente o dal titolare di un’agenzia di vigilanza o investigazione privata.
    La Polizia ha accertato che il personale che ha svolto attività di controllo della clientela che accedeva ai due esercizi pubblici ed è intervenuto in caso di risse o aggressioni sia all’interno che all’esterno dei locali, non era iscritto nell’elenco prefettizio.


    Pertanto gli investigatori della Polizia di Stato hanno proceduto a sanzionare amministrativamente coloro che hanno svolto attività di sicurezza senza averne i requisiti.


    Successivamente hanno denunciato in stato di libertà ex artt. 134 e 140 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, l’amministratore unico ed il direttore tecnico della ditta da cui i sanzionati dipendevano, per averli impiegati in servizi di vigilanza e sicurezza senza averne i titoli. Difatti l’impresa stessa non è un’agenzia di vigilanza o investigazione privata..

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