Quattordici mesi senza via Preside Gamberale. Quello che potrebbe apparire l’incipit di un manifesto funebre si addice perfettamente a quanto accade nel rione Maiella. Era il 13 luglio dell’anno scorso, quando il procuratore della Repubblica di Isernia, Carlo Fucci ordinò il sequestro della strada che collega il centro urbano al polo scolastico dell’omonimo rione.
Il provvedimento faceva seguito ad un esposto presentato in Procura da un cittadino che denunciò infiltrazioni d’acqua in un fabbricato sottostante la strada che, a quanto pare, compromettevano la stabilità della rimessa-garage di sua proprietà e di conseguenza dell’arteria che appunto si poggia sulla struttura.
La strada successivamente fu dissequestrata e riconsegnata al Comune intanto destinatario della perizia redatta dall’ingegnere Giovanni Paolo Canè, nominato dal tribunale di Isernia. Il documento evidenziava la necessità di interventi al fine di evitare il rischio crollo del tratto stradale e delle strutture sottostanti. Al tempo stesso, il perito, indicò il ripristino e gli eventuali rinforzi da effettuare sugli archi in pietra sottostanti e di sostegno alla strada.
“Le opere vanno eseguite con urgenza” scrisse Canè nella sua relazione. Dopodiché cavilli burocratici, il reperimento della somma per far partire i lavori, l’ostruzionismo di privati, hanno ritardato l’avvio delle opere a tutt’oggi ferme al palo. Morale della favola: il polo scolastico ha riaperto, via Preside Gamberale no.
Smentite le promesse del primo cittadino, Daniele Saia che, alla vigilia del nuovo anno scolastico, aveva rassicurato tutti sulla riapertura del tratto stradale (circa duecento metri).
Sulla vicenda, notizia dell’ultim’ora, seppur indirettamente peserebbe una sentenza del Consiglio di Stato dai risvolti poco chiari e che ci riserviamo di approfondire. Nel frattempo, tramite una determina, il Comune ha incaricato l’ingegnere Sergio Iadanza di redigere il nuovo progetto per un importo pari a 4.000 euro.
Ma la strada resta chiusa, mentre la stagione delle piogge è ormai alle porte. “Una vera e propria vergogna” secondo i residenti del quartiere arcistufi di ritardi, rimpalli e di una burocrazia macchinosa e sempre più ingessata che danneggia esclusivamente la collettività. La telenovela continua…