Ortona non dimentica. Nel Moro River War Cemetery della cittadina adriatica, dove riposano 1375 soldati canadesi e 200 dei loro alleati, si è svolta oggi la tradizionale cerimonia del “Remembrance day”, un appuntamento per ricordare le tante giovani vite spezzate di chi venne fino in Abruzzo dall’altro capo del mondo per combattere per la libertà degli italiani.
Presenti, nel cimitero ortonese, i membri dell’Ambasciata canadese in Italia e gli ultimi testimoni di quei giorni del 1943, insieme ai rappresentanti delle Forze Armate Canadesi, il generale vicecomandante della NATO, generale Paul Gibbard, il rappresentante della Santa Sede e il capitano Boisjoli, addetto militare a Roma, con i papaveri appuntati sul petto. E ovviamente è stata presente anche Angela Arnone, da 27 anni rappresentante ufficiale dei veterani combattenti canadesi a Ortona.
C’erano anche gli studenti del “Canadian College” della vicina Lanciano, giovani che hanno avuto l’opportunità di conoscere la storia di tanti loro coetanei perduti nella brutalità della seconda guerra mondiale.
Ortona fu tragicamente definita la “Stalingrado d’Italia”: nel 1943 truppe tedesche e tantissimi civili furono tutte vittime di un unico destino. Che oggi, nessuno deve dimenticare.