Una delle novità più importanti di queste ultime settimane per i cittadini italiani è la pubblicazione dell’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente, una banca dati online che unifica gli uffici anagrafe dei quasi 8mila Comuni presenti sul territorio e rende possibile la richiesta di certificati direttamente da web. Ecco come funziona.
ANPR, che cos’è l’Anagrafe Nazionale
L’Anagrafe Nazionale Popolazione Residente è l’ultimo servizio, in ordine di tempo, attivato dallo Stato per venire incontro ai cittadini sfruttando le tecnologie digitali. Il progetto, iniziato in realtà nel 2016 con l’invio da parte del Comune di Bagnacavallo (RA) dei dati dei propri residenti all’ANPR, si configura oggi come una grande banca dati a livello nazionale, che unifica i servizi delle quasi 8mila anagrafi presenti sul territorio italiano e dell’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero).
All’interno di questo enorme archivio consultabile online, sono presenti i dati anagrafici di ciascun cittadino, che accedendo in maniera riservata attraverso lo SPID o la Carta Nazionale dei Servizi può richiedere e scaricare numerosi tipi di certificati, eliminando così le tradizionali trafile presso gli uffici fisici e i moduli cartacei.
La messa online dell’Anagrafe Nazionale rientra dunque nel lungo percorso di semplificazione e digitalizzazione che sta investendo gli uffici pubblici, azioni ormai necessarie in un’epoca in cui i servizi digitali dominano in numerosi settori, dallo shopping online come accaduto con il colosso statunitense Amazon, fino ai servizi di intrattenimento e divertimento, come nel caso del portale di Betway Casino, arrivando fino alla prenotazione di visite specialiste e appuntamenti presso gli uffici della pubblica amministrazione.
Come si possono richiedere i certificati online
Come detto, grazie all’ANPR è oggi possibile richiedere certificati per sé o per i propri familiari in maniera semplice e del tutto autonoma. Basta infatti collegarsi al sito dell’Anagrafe Nazionale, accedere tramite SPID o CNS e inoltrare la richiesta, per poi ricevere il certificato via mail o direttamente sul dispositivo utilizzato per l’accesso.
In questo modo, dunque, non sarà più necessario recarsi all’Ufficio Anagrafe di riferimento con i relativi vincoli in termini di orari e giorni di apertura, ma si potrà fare tutto online ottimizzando tempi e costi, un vantaggio non da poco se consideriamo i tanti problemi che spesso la burocrazia ha creato ai cittadini italiani.
La lista di certificati richiedibili tramite ANPR è davvero lunga e include, tra gli altri, i certificati anagrafici di nascita e matrimonio, certificati di cittadinanza, residenza, stato civile, stato di famiglia ed esistenza in vita, così come riportato dal sito del Ministero dell’Interno.
È bene chiarire, inoltre, che trattandosi di un anagrafe digitale ma assolutamente ufficiale, i documenti ottenuti tramite il servizio online sono pienamente utilizzabili a fini di legge.
I vantaggi per le Pubbliche Amministrazioni
Se per i cittadini i vantaggi sono ben immaginabili, dalla possibilità di richiedere i certificati digitali a quella di chiedere una rapida rettifica in caso di discordanze con i dati reali, non meno importanti sono i benefici per gli stessi Comuni e per le Pubbliche Amministrazioni in genere, che grazie all’ANPR possono garantire un miglior servizio ottenendo al contempo una sensibile riduzione dei costi. Non solo, essendo tutti i dati registrati automaticamente nella banca dati digitale, il servizio consentirà di ottenere una riduzione degli errori e di facilitare il dialogo tra le diverse Amministrazioni Pubbliche dislocate in ogni parte del Paese, che potranno facilmente rintracciare i dati di cui hanno bisogno senza lunghi passaggi tra un ufficio e l’altro.
A che punto è la compilazione dell’ANPR
In 5 anni sono stati fatti enormi passi in avanti nella definizione dell’anagrafe nazionale online con una netta accelerata in questi ultimi mesi, tanto che ad oggi, i Comuni non presenti nell’ANPR sono soltanto una trentina (di cui nessuno in Molise).
Con ormai quasi 67 milioni di cittadini censiti e il 99% dei Comuni italiani che già hanno completato le comunicazioni, è facile immaginare una conclusione di questo lungo processo in tempi abbastanza brevi, un ultimo step per far sì che l’anagrafe digitale possa essere raggiunta davvero da tutti in ogni angolo della penisola.