AGNONE – Si è tenuta ieri presso il Tribunale di Isernia l’udienza a carico di un cacciatore denunciato dagli agenti della Forestale e imputato perché aveva con sé, a caccia aperta ma comunque durante il periodo di chiusura della caccia al cinghiale, sette cartucce caricate a palla, che usualmente vengono utilizzate per tale tipo di selvatico. La detenzione di tali cartucce e di quelle a pallettoni è vietata, nel solo Molise, secondo quanto previsto dall’art. 23, c. 2 bis, della L.R. 10/08/1993, n. 19, come aggiunto dall’art. 1 della L.R. n. 23 del 9/9/2011 solo quando, pur essendo aperta la caccia, non è possibile cacciare il cinghiale.
Il difensore dell’imputato, l’avvocato Alfonso Tagliamonte, (primo da destra nella foto, ndr) ha sollevato e proposto questione di legittimità costituzionale della norma approvata dal Consiglio Regionale del Molise, chiedendo al Giudice, dott.ssa Zarone, di dichiarare rilevante e non manifestamente infondata la richiesta in relazione alla legge varata dalla Regione Molise, nella parte in cui pone il divieto di detenzione di munizioni a palla unica e a pallettoni durante il periodo di chiusura della caccia alla specie ungulata. Se accolta, il Giudice disporrà la sospensione del processo in attesa che la Corte Costituzionale si pronunci in merito all’eccezione.
Le motivazioni addotte dal difensore riguardano la competenza esclusiva spettante allo Stato in materia di armi e munizioni, non essendo possibile per l’ente regione emanare al riguardo norme di divieto o di limitazione. E’ stato eccepito, inoltre, che il divieto di uso di munizione spezzata per gli ungulati, qual sono appunto “i pallettoni”, è già imposto dall’art. 21 della L. n. 157/1992. E’ stato infine eccepito anche che la Regione Molise non poteva emanare una norma che vieta anche la semplice detenzione di cartucce, che sono invece legittimamente detenibili per legge dello Stato e sino al numero massimo di mille unità.
Sulla richiesta del difensore il Giudice si è riservato di decidere e informeremo, appena possibile, i lettori di ogni sviluppo.
Adolfo Corropoli