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  • “Adotta un nonno”, Università delle Generazioni scrive a Papa Francesco

    La vicenda della signora Marinella Beretta morta a 70 anni in una villetta alle porte di Como con il cadavere scoperto a distanza di due anni, riporta all’attenzione il dramma vissuto quotidianamente da migliaia di anziani. E’ così che l’Università delle Generazioni di Agnone scrive a Papa Francesco chiedendo di far compilare nelle parrocchie un censimento degli anziani e delle persone che vivono sole affinché se ne possa realizzare un utile monitoraggio di solidarietà. Con le parrocchie, il sodalizio fondato da Mimmo Lanciano, chiama in causa anche l’Anci e la Protezione Civile ma anche tante altre associazioni sensibili al problema. “Quanto accaduto a Como – afferma Lanciano – è un fatto straziante e al tempo stesso vergognoso per un qualsiasi popolo che voglia essere e sentirsi veramente civile e soprattutto cristiano”.

    Tra le tante iniziative che si potrebbero mettere in campo, quella della ‘telefonata quotidiana’ del buongiorno o della buonanotte effettuata da appositi gruppi parrocchiali o anche comunali o di quartiere per essere così sicuri che le persone sole, soprattutto anziane, stiano bene. E’ questo un utile servizio che in Agnone si è fatto, per un certo periodo, nel 1995 con la collaborazione del sacerdote e missionario cappuccino padre Celestino Ciricillo – scrive ancora Lanciano – Certo, tale solidarietà ha bisogno di un’accurata supervisione per evitare abusi. 

    Altra utile accortezza potrebbe essere l’operazione sociale ‘adotta un nonno’. “E’ necessario ripensare il modello di sviluppo della società globale e, soprattutto, il ruolo dinamico delle religioni, delle istituzioni civili e della cultura anche laica che non sempre privilegiano o hanno al centro del loro interesse il benessere delle persone, specialmente le più deboli. Urge un nuovo umanesimo, davvero efficace e non più declamato in ogni forma e circostanza, senza produrre quei benefici per cui è vocato da sempre. L’Università delle Generazioni – conclude Lanciano – da quasi 30 anni periodicamente si pone a promemoria di tali esigenze e, in particolare, insiste e sollecita sulla necessità di monitorare quotidianamente le persone anziane e completamente sole per un minimo di conforto e di solidarietà per evitare i tragici esempi di persone che vengono trovate morte dopo tanto tempo così come tanti altri strazianti esempi che ci pongono seri problemi di coscienza cristiana e civile”.

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