L’Alto Molise entra nella rete nazionale di monitoraggio degli alveari curato direttamente dal Crea, il consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria del Ministero. Due apicoltori di zona, infatti, Armando Li Quadri di Agnone e Valerio Di Ciocco di Belmonte del Sannio sono stati scelti per prendere parte all’importante progetto scientifico “BeeNet“. Il Molise, inspiegabilmente, non era rappresentato in questo importante progetto scientifico di respiro europeo, promosso e finanziato dal Mipaaf, in collaborazione con altre istituzioni, enti di ricerca e università, tra i quali CRA-API, Università di Bologna, lo stesso Servizio Informativo Agricolo Nazionale, IZSVE e altri. Grazie alla disponibilità dei due apicoltori altomolisani, dunque, anche il Molise sarà rappresentato ed in particolare l’Alto Molise visto che gli apiari individuati si trovano appunto sul territorio di Agnone e Belmonte. Si tratta di una partecipazione volontaria e gratuita che però fornirà utilissimi dati circa la salubrità ambientale del territorio dell’Alto Molise. I due apicoltori sono stati coinvolti in questo importante progetto dalla instancabile Giancarla Galli, responsabile della Federazione apicoltori italiani sezione Abruzzo.
E nei giorni scorsi gli stessi hanno partecipato ad un evento di formazione, da remoto, tenuto dal coordinatore nazionale progetto “BeeNet”, Fabrizio Piacentini. I principali obiettivi di BeeNet sono infatti monitorare la salute e i fenomeni di mortalità e spopolamento degli alveari; valutare, attraverso l’analisi di api e prodotti dell’alveare, la salubrità ambientale; la creazione e gestione di un servizio SPIA, una sorta di “squadra pronto intervento apistico”; mettere in rete istituzioni, realtà operative e produttive del settore apistico ad ogni livello. La rete di monitoraggio degli alveari è costituita da moduli di rilevamento, ognuno dei quali è composto da cinque arnie localizzate in siti geografici rappresentativi dei vari contesti agronomici e ambientali del territorio italiano. Le postazioni sono composte da un minimo di dieci alveari.
L’obiettivo della rete di monitoraggio è la sistematica raccolta d’informazioni sullo stato di salute delle famiglie di api tramite rilievi apistico-ambientali e prelievi di campioni di varie matrici: api morte, api vive, covata, miele, cera, polline, e altri prodotti dell’alveare, da sottoporre ad analisi di laboratorio. Il progetto prevede anche l’impiego di supporti tecnologici. «I servizi informatici sono di supporto alle osservazioni e all’archiviazione delle informazioni rilevate in campo e dei risultati delle analisi di laboratorio. – spiegano i responsabili del progetto – Il sistema informativo dispone di strumenti interattivi per la consultazione tematica di tutte le informazioni e i dati raccolti anche da remoto e l’elaborazione di statistiche geografiche».
I campioni biologici prelevati negli apiari di Belmonte del Sannio e Agnone, dunque, saranno analizzati nei laboratori a disposizione del Crea, l’ente nazionale di ricerca e sperimentazione nel settore agroalimentare, vigilato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali (Mipaaf). Insomma, una bella pagina ambientale e scientifica per l’Alto Molise scritta da due appassionati apicoltori.