“Alla luce delle testimonianze raccolte stigmatizzano il metodo organizzativo con il quale l’Asrem ha organizzato e svolto il concorso per infermieri e Oss tenutosi alla Fiera di Roma e, alla stessa Azienda Sanitaria, chiediamo di verificare se le procedure utilizzate dalla società specializzata, alla quale è stato dato in gestione lo svolgimento del concorso, fossero quelle adatte”. E’ quanto riportano in una nota congiunta le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil.
“Nel caso di accertamento di inadempienze da parte di detta società – aggiungono Antonio Amantini, Anna Valvona e Tecla Boccardo – bisogna prevedere un sistema sanzionatorio per tutte quelle cause che potrebbero aver determinato il confuso svolgimento del concorso e che restituisca dignità ai concorrenti e all’Asrem, soggetto giuridico che ha bandito il concorso. Inoltre – concludono – ci rendiamo disponibili verso tutti quei concorrenti che si sentano lesi nel loro diritto al naturale svolgimento della prova concorsuale, nella messa a disposizione dei nostri legali per le consulenze del caso e, nel caso di accertamento di condizioni di illegittimità, ad eventuali azioni legali. Si rimane comunque in attesa dall’Asrem dei chiarimenti richiesti”.
C’è da rimarcare come all’indomani del concorso sono state numerose le segnalazioni in merito ad u cattivo funzionamento della strumentazione tecnologica, di assenza dell’adeguata vigilanza, propedeutica ad un sereno svolgimento della prova concorsuale e alle pari opportunità di espressione delle competenze dei candidati. Inoltre – hanno denunciato alcuni partecipanti al concorso – la gestione dal punto di vista logistico dei tempi e delle esigenze dei concorrenti è stata pressoché carente, come ad esempio la mancata assistenza a candidate in stato di gravidanza, di difficoltà di utilizzo dei servizi igienici e altro ancora.