Alcuni cittadini e cacciatori di Atessa, essendo venuti a conoscenza della volontà da parte dell’Ambito Territoriale di Caccia del Vastese di voler istituire sul territorio di Atessa due Zone di Rispetto Venatorio, che di fatto avrebbero comportato il divieto di caccia in braccata ai cinghiali, hanno interessato della questione l’assessore Vincenzo Menna ed il sindaco Giulio Borrelli e contestualmente hanno approntato una raccolta firme «molto partecipata per manifestare la contrarietà all’istituzione di tali aree, stante la notevole presenza di cinghiali e dei danni da questi cagionati».
Immediata la reazione dell’amministrazione comunale di Atessa che, con una lettera siglata dal primo cittadino, ha evidenziato come l’istituzione delle Zrv nel territorio di competenza stesse avvenendo in violazione a quanto disposto dal vigente piano faunistico venatorio.
«Grazie al tempestivo intervento del sindaco, che ha chiesto un incontro urgente con la Regione Abruzzo, lo stesso Comune e l’ATC Vastese, per tenere nella massima considerazione le preoccupazioni degli agricoltori, – spiegano i firmatari e promotori dell’iniziativa – e grazie alla solerzia mostrata dalla dirigente del Dipartimento Caccia della Regione Abruzzo, la quale ha prontamente chiesto chiarimenti a fronte di criticità riscontrate rispetto alle disposizioni vigenti in materia, il tentativo di precludere alla caccia in braccata due zone di Atessa falcidiate dalla presenza massiccia di ungulati è stato momentaneamente sventato. Nel ringraziare le istituzioni comunali e regionali per gli interventi svolti a fronte della problematica rilevata, si rassicurano i cittadini che l’attenzione permarrà comunque alta, fino alla definitiva risoluzione della problematica, a beneficio di agricoltori danneggiati, di utenti della strada a rischio, e di cacciatori che altrimenti sarebbero impossibilitati ad esercitare l’attività venatoria».