La strada è segnata e il paragone calza a pennello visto che si parla di viabilità. Non si torna indietro, quindi, rispetto a quanto ormai chiarito nel corso di un confronto con il presidente Toma e gli assessori direttamente coinvolti dalla questione (Vincenzo Niro e Quintino Pallante) che si è tenuto il 21 febbraio scorso in via Genova, alla presenza dei sindaci di Frosolone e Agnone delegati dagli altri primi cittadini interessati alla questione a rappresentarli.
I fondi per la realizzazione del terzo lotto della Fresilia saranno riprogrammati. Nessun cambio di percorso, nonostante gli appelli del Comitato spontaneo che sabato mattina ha tenuto un nuovo incontro a Madonna del Piano: amministratori locali ed ex, imprenditori, cittadini, studenti hanno voluto manifestare la propria posizione in merito chiedendo, così come ha spiegato Nicola Messere (ex sindaco di Molise e componente del comitato) di rivedere quella decisione, accelerando invece sulle procedure indispensabili per poter mettere a gara l’opera prima della scadenza del 31 dicembre 2022. Data entro la quale tutto dovrà essere pronto, pena la perdita del finanziamento da 40 milioni di euro. Fondi che, ovviamente, non ci si può permettere il lusso di veder svanire.
Ma il tempo invece è tiranno, non consente di poter rimuovere i vincoli, ambientali e paesaggistici, che insistono su parte del tracciato della transcollinare che dovrebbe collegare la zona a valle di Civitanova del Sannio a Sprondasino, passando per Duronia e Bagnoli. Lì dove, appunto, ci sono i vincoli da rimuovere.
E così non si cambia strategia: quei 40 milioni di euro saranno riprogrammati e appostati su progetti attinenti la viabilità e che interessano tutta la regione e non solo il Molise centrale e l’Alto Molise così come inizialmente era sembrato di capire. E per il terzo lotto della Fresilia a disposizione c’è un tesoretto da 40 milioni di euro disponibile grazie alla Cassa depositi e prestiti. Ma si ragiona sull’idea di utilizzare la somma necessaria attraverso i prossimi fondi Fsc 2021-2027. Del resto, in sede di discussione sul Defr solo due settimane fa, l’assessore Niro ha chiarito con una ampia e dettagliata disamina lo stato della situazione.
Lo switch, questo chiedono a gran voce, i componenti del Comitato: togliere i fondi dalla Fresilia ma appostare i necessari nello stesso momento così da avere la certezza che quella strada sarà finanziata e realizzata, perché rappresenta una svolta per il Molise centrale e l’alto Molise.
Insomma, il timore che una volta riprogrammati i fondi che dovevano servire al terzo lotto della Fresilia è sempre alto.
Nel frattempo sul tema è intervenuto il consigliere di Fdi, Michele Iorio che in una nota stampa scrive: “Ancora una volta le decisioni del Consiglio regionale non valgono nulla. Ho presentato a febbraio una mozione specifica approvata all’unanimità per indicare l’iter per realizzare entro i termini previsti (il 31 dicembre) l’appalto della Fresilia che, dopo tanti ritardi molti dei quali inutili, poteva vedere la luce. Oggi, invece di reperire risorse già esistenti utilizzabili per le strade interne, si decide di riprogrammare i fondi di un’opera fondamentale per l’Alto Molise. Non solo contravvenendo alla decisione consiliare ma operando un torto a tutte quelle popolazioni che attendevano da tempo la realizzazione dell’arteria. Spero che Toma ci ripensi. Ma ne dubito perché qualcuno gli avrà erroneamente spiegato che bisognava andare in un’altra direzione. Così, a conclusione dell’intera legislatura, si raggiunge un incredibile record: nonostante i soldi a disposizione, non si è riusciti a realizzare una sola infrastruttura degna di tale nome”.