La Strategia Nazionale delle Aree Interne si arricchisce, per la programmazione 2021-2027, di 23 nuove aree approvate dal Comitato Tecnico Aree Interne (Ctai) nella seduta del 22 giugno scorso. Tra queste, in Abruzzo c’è l’area Valle del Sagittario e Alto Sangro comprendente i Comuni di Alfedena, Anversa degli Abruzzi, Barrea, Bugnara, Civitella Alfedena, Cocullo, Introdacqua, Opi, Pescasseroli, Scanno, Scontrone, Villalago e Villetta Barrea, tutti in provincia dell’Aquila.
Ciascuna delle nuove aree approvate avrà un finanziamento iniziale di 4 milioni di euro per potenziare i servizi alla cittadinanza, promuovere iniziative per lo sviluppo economico e l’occupazione e per arrestare il fenomeno dello spopolamento.
“L’approvazione dell’area rappresenta un’occasione unica per il territorio”, affermano in una nota congiunta i sindaci dei Comuni interessati, “la accogliamo con grande soddisfazione nella consapevolezza della grande responsabilità cui saremo chiamati, per svolgere un lavoro sinergico e collegiale per il raggiungimento degli obiettivi della strategia”.
“Da parte nostra”, aggiungono, “è doveroso un unanime e corale ringraziamento all’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, e alla competente struttura regionale per aver attenzionato il territorio della Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro candidandola alla proposta 2021-2027”.
“Il ruolo della Regione e dell’assessore”, chiosano gli amministratori, “è stato determinante perché a loro si deve la genesi della proposta, che è stata programmata e condivisa con noi sindaci da un lato, e con il Ministero dall’altro”.
La Snai, sviluppata nell’ambito del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, nasce per far fronte alla situazione di marginalizzazione di territori interni e valorizzarne le potenzialità inespresse. Obiettivo della Strategia è ricostruire le comunità a partire dall’inversione dei trend demografici e dal miglioramento dell’inclusione sociale: rendere i territori a rischio di abbandono nuovamente attrattivi per la cittadinanza permette, infatti, di creare nuova domanda e nuova offerta lavorativa e di incentivare lo sviluppo dell’area. Per renderlo possibile, si agisce principalmente sui servizi di base, ossia quelli che definiscono il diritto alla cittadinanza, che spesso sono carenti, se non assenti, nei comuni selezionati: maggiore offerta formativa, livelli di istruzione nella media italiana, strutture sanitarie diffuse, incremento dei trasporti e delle connessioni internet.
La Snai opera su due direttrici: i progetti di sviluppo locale, da finanziare principalmente con i fondi europei; gli interventi sui servizi essenziali, da finanziare con i fondi nazionali.