La Ndocciata dell’8 dicembre, rito del fuoco più imponente e antico del vecchio Continente, patrimonio d’Italia per la Tradizione, si sposta al secondo sabato del mese. La scelta è stata presa dal Comune altomolisano di pari intesa con Pro loco e Associazione ‘La Ndocciata’ durante l’incontro avuto giovedì scorso al teatro Italo Argentino. Presenti anche una nutrita delegazione di commercianti e titolari di strutture ricettive del posto. La manifestazione si svolge nella cittadina delle campane dal 1996 per volontà del prefetto vaticano Enrico Marinelli che la propose, dopo essere approdata a Roma in una giornata indimenticabile per l’intero popolo molisano, all’amministrazione all’indomani del 50esimo anniversario di sacerdozio di Papa Giovanni Paolo II.
“Si è arrivati a tale decisione – sottolineano da Palazzo San Francesco – nell’ottica di poter accogliere ad Agnone il maggior numero di turisti, cercando di allietare il loro soggiorno con ulteriori eventi che faranno da corollario al tradizionale rito rendendo le tre giornate un ‘fine settimana del fuoco’. A partire da quest’anno – aggiungono – il mese di dicembre sarà caratterizzato anche da manifestazioni legate ad altri riti legati al fuoco, che vedranno la partecipazione dei Comuni di Belmonte del Sannio, Oratino, Montefalcone nel Sannio e Civitanova del Sannio. Il tutto in virtù del protocollo d’intesa dei ‘Riti Cerimoniali del Fuoco’ sottoscritto lo scorso 2021. L’obiettivo è quello di promuovere a livello internazionale il Molise nonché lavorare al riconoscimento delle tradizioni collegate al fuoco quali patrimonio immateriale dell’Unesco. Rimane invariata – concludono – la data della tradizionale Ndocciata del 24 dicembre”.