“L’incipit è sempre lo stesso: il problema dei problemi resta lo spopolamento e la desertificazione economica. In poco più di cinque anni, Agnone ha perso circa 500 residenti. Quello che accade è solo l’effetto di un fenomeno che si presenta come la causa di tutti i mali dell’alto Molise. Sicuramente invertite la rotta non è impresa semplice: bisogna mettere in campo una programmazione lungimirante che impatti su una vasta area. Certamente, lo spopolamento non si combatte a livello comunale. Tuttavia ci sono situazioni di evidente responsabilità politico amministrativa come la vertenza del viadotto ‘Sente-Longo’ e l’infinita telenovela sulla realizzazione del III lotto della Fresilia, il cui finanziamento risale a circa dieci anni fa”.
E’ quanto scrive in un post l’ex vice sindaco e assessore del Comune di Agnone, Maurizio Cacciavillani, esponete regionale del Pd. “Le inefficienze nella gestione della ‘cosa pubblica’ aggiunge Cacciavillani – accelerano colpevolmente il decadimento del territorio. L’isolamento si amplifica e la capacità di reazione si inibisce. Penso, ad esempio, alla Snai che sulla carta doveva creare le basi per contrastare il decremento demografico. Ebbene, a distanza di dieci anni, dopo aver ottenuto un finanziamento di oltre 10 milioni di euro, gli interventi realizzati sono prossimi allo zero”, accusa senza peli sulla lingua Cacciavillani.
“In questo caso apro una parentesi sulla piscina comunale di Agnone da due anni destinataria di un finanziamento di circa 300mila euro. Soldi, che dovevano assicurare un nuovo impianto per l’efficientamento energetico col fine di abbattere i costi di gestione. Queste lungaggini – sottolinea ancora l’ex amministratore – danno la batosta finale. Il fattore tempo è determinante, perciò è indispensabile seguire i progetti giorno dopo giorno, altrimenti si arriva a ‘babbo morto’”.
“Probabilmente se questi interventi fossero stati realizzati per tempo, oggi la piscina avrebbe avuto qualche speranza in più di restare aperta. Allora lungimiranza e tempismo diventano gli ingredienti fondamentali per la lotta allo spopolamento”, sentenzia l’ex esponete della giunta Carosella. Ma non è tutto, perché Cacciavillani rilancia la perdita del finanziamento di due milioni e 100mila euro per realizzare la palestra polifunzionale – nuovo palazzetto dello sport a servizio del polo scolastico.
“Struttura – ammette – che doveva sorgere in via Pietro Micca con la demolizione dell’ex scuola media. Purtroppo, a seguito dell’avvicendamento amministrativo del 2016, i finanziamenti, già stanziati nel programma del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2017, sono andati persi. Anche qui si rischia che con il passare degli anni cambiano gli orientamenti, si perde l’entusiasmo, si incentiva il fenomeno dell’emigrazione sportiva e scolastica. Così l’utenza tende a scomparire. In definitiva – conclude – senza una reale presa di coscienza sulle priorità da affrontare, difficilmente si riuscirà ad investire questo micidiale trend demografico”.