Sulla stessa lunghezza d’onda dell’assessore Sciullo è il collega infermiere e sindacalista Bruno Delli Quadri. Anche il combattivo esponente della Cisl professioni sanitarie conferma un rinnovato slancio “produttivo” dell’ospedale di Agnone.
«Il numero di ricoveri è crescente da settimane ormai, a dimostrazione di un trend positivo per l’ospedale di Agnone. – spiega infatti Delli Quadri – Accogliamo quotidianamente pazienti acuti sia dall’area di Campobasso che di Isernia. Certo si tratta di pazienti acuti, ma non gravi, perché altrimenti qui al “Caracciolo” non avremmo la dotazione tecnica e professionale per assisterli opportunamente, comunque siamo a pieno regime sia per quanto riguarda i posti in Medicina sia per quelli di lungodegenza. Stiamo lavorando sodo, ora l’Asrem deve applicare semplicemente la logica dei numeri, come ha sempre fatto. Lavoriamo di più, ci serve altro personale per lavorare meglio».
Non fa una piega il discorso di Bruno Delli Quadri, che ribalta la “logica dei numeri” che in passato è stata usata come alibi, dall’Asrem, per praticare tagli ai reparti e al personale. «Il concorso per infermieri, purtroppo, non ha coperto il fabbisogno di personale, – aggiunge il sindacalista – ma siamo in attesa che da Roma diano l’ok a nuovi concorsi». In merito al personale medico, invece, c’è già qualche certezza: «Mi risulta che il prossimo 5 dicembre arrivino due nuovi medici in servizio al “Caracciolo”. Per quanto riguarda il personale Oss è vero che ci sono contratti in scadenza, ma probabilmente si riuscirà a rimpiazzarli attingendo alle graduatorie dei vincitori di concorso».
Segnali di ripresa, dunque, giungono dall’ospedale di area disagiata di Agnone e proprio ora è il momento di battere il ferro, ora che è caldo. «Se lavori puoi pretendere, – chiude Delli Quadri – l’ho sempre sostenuto nel corso della mia attività professionale e di sindacalista. Ora che i numeri sono dalla nostra parte, con reparti e posti letto saturi, ci aspettiamo dall’Asrem un incremento di organico. Certo qualcosa che non quadra c’è sempre, perché se assumi un biologo e poi trasferisci i tecnici del laboratorio analisi non metti in grado quel professionista di poter lavorare qui al “Caracciolo”, ma la situazione attuale è sicuramente meno drammatica rispetto a qualche tempo fa. Lavoriamo, insieme, per migliorare l’assistenza sanitaria sul territorio dell’Alto Molise».
Francesco Bottone