Dieci milioni di euro per il consolidamento delle pile 2 e 7, ed altri 15-16 milioni da investire per l’adeguamento dell’implacato del viadotto ‘Sente – Longo’, chiuso da settembre del 2018. Si tratta di fondi dell’Anas pronta ad intervenire sull’imponete infrastruttura viaria che collega il Molise con l’Abruzzo. La notizia che riaccende la speranza sulla riapertura del gigante malato, viene fornita a da Domenico Di Pasquo, geologo e direttore tecnico della Git Service srl, la società che nel 2022 ha eseguito le indagini geologiche sulle pile.
Lavori diretti da Anas con a capo il compartimento di Campobasso. L’annuncio di Di Pasquo conferma quanto dichiarato dal senatore Luciano D’Alfonso con quest’ultimo che tuttavia non ha svelato i particolari. Va ricordato che subito dopo la chiusura dell’infrastruttura, il MoVimento 5 Stelle riuscì a reperire il finanziamento di 2 milioni di euro, frutto del lavoro certosino del capogruppo in Consiglio regionale, Andrea Greco e della delegazione parlamentare di Abruzzo e Molise.
«Il nuovo progetto redatto dallo studio GP Ingegneria di Roma – aggiunge Di Pasquo – sarà presentato entro la fine di maggio, dopodiché, seguendo l’iter, la Provincia di Isernia tramite una convenzione con Anas dovrà consentire alla stessa di procedere con le nuove opere». Non è tutto, perché Di Pasquo, già vice sindaco del Comune di Agnone, è convinto che dopo i lavori della prima tranche, ovvero quelli della messa in sicurezza delle pile incriminate, il viadotto potrà riaprire al transito veicolare seppur ad una corsia e a senso unico alternato. Ed ancora, afferma il professionista altomolisano «è intenzione di Anas ultimare i due viadotti Femmina Morta 1 e Femmina Morte 2 sulla variante esterna dell’abitato di Agnone i cui lavori si sono interrotti molti anni fa». In questo caso, stando a quanto riporta Di Pasquo, «ci sono i fondi necessari con il progetto che va avanti come pure l’acquisizione dei pareri». Insomma, nei prossimi mesi la viabilità del Molise potrebbe tornare a vivere una nuova stagione con ricadute economiche importanti sull’intera area che tuttavia continua a vivere seri problemi di isolamento.
«Fondamentale resta la ristatalizzazione dell’Istonia 86 – rimarca il geologo – che parte da Pescolanciano fino ad arrivare in Abruzzo. Reputo questo passaggio indispensabile e al tempo stesso da attuare in maniera celere senza perdere più tempo». Infine Di Pasquo lancia un appello alle forze politiche. «Bisogna unire le forze e mettere da parte stupide divisioni che non portano a nulla. Occorre riprendere a programmare opere di un certo spessore come ad esempio la prosecuzione della strada dopo il viadotto Sente che consentirebbe di arrivare sulla costa in modo da realizzare una trasversale dalle enormi potenzialità con ricadute sui centri delle aree interne. Questa non è utopia visto che un progetto di massima già esiste – conclude – basta crederci e lavorare alacremente facendo sinergia con l’Abruzzo per attirare investimenti dal Pnrr che rappresenta la chiave di volta per il futuro». Oggi, tuttavia, la notizia è che per il viadotto Sente ci sono i fondi per iniziare a pianificare la riapertura. Alla vigilia di Pasqua di resurrezione un ottimo segnale. Non c’è che dire…