In Molise radioattività dieci volte superiore al limite massimo. L’allarme lanciato dal consigliere regionale Ciocca. I dati dell’Agenzia per l’ambiente confermano l’inquinamento dei terreni a Cercemaggiore.
Di seguito la nota del consigliere regionale Salvatore Ciocca.
«L’Agenzia regionale di Protezione Ambientale conferma i timori che avevo sottoposto fin dallo scorso mese di novembre all’attenzione della Terza Commissione consiliare e che avevo condiviso fin da subito con il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. Le indagini condotte sui terreni di contrada Capoiaccio, dietro preciso input di questa Commissione consiliare fin dallo scorso mese di gennaio, hanno consentito di accertare la diffusa presenza su determinate aree (nella fattispecie quelle contigue al pozzo “Santa Croce O1”) di una radioattività superiore anche di dieci volte il valore di fondo. Come è noto, nell’area oggetto di sopralluoghi e verifiche scientifiche insistevano, durante la fase produttiva dello stabilimento Montedison, elementi impiantistici tra cui serbatoi e vasche destinati alla decantazione di acque di estrazione per la successiva reiniezione nei pozzi di estrazione. Vasche nelle quali venivano trattate anche acque di estrazione provenienti da pozzi extraregionali, come quelli della Masseria Spavento di Melfi. Una parte di quel territorio vicino alle vasche è interessata da questi abnormi valori di radiazioni che purtroppo sono stati riscontrati anche nelle altre aree interessate dal fenomeno e che corrispondono ai luoghi attraversati dal fosso vernile che costeggia il sito oggetto di indagine e che misura oltre un chilometro. Tale fosso, a sua volta, sfocia nel Torrente Freddo. Gli accertamenti dell’Arpa Molise non sono ancora conclusi e si stanno concentrando proprio sull’intero tratto del fosso vernile in questione, sulle acque, sui sedimenti e sulle sponde con l’obiettivo di definire in maniera rigorosa l’entità e l’estensione del fenomeno. Ho inteso immediatamente interessare della questione il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, al quale ho già inoltrato sia gli esiti degli accertamenti condotti fin qui dall’Arpa Molise sia una nuova richiesta di incontro, alla luce dei dati che ormai sono emersi. E’ mia intenzione continuare nel percorso-verità intrapreso con la prossima convocazione, in Terza Commissione consiliare, del direttore generale dell’Arpam, dei tecnici che hanno eseguito i rilievi e dell’assessore regionale all’Ambiente».