Il ruolo delle donne nel mondo dei videogiochi è notevolmente cambiato nel corso degli ultimi anni, con una presenza di gamer sempre più massiccia, nonostante vi sia un’immagine ancora distorta che spesso viene loro associata. Nonostante la metà degli utenti di videogiochi negli Stati Uniti ed in Europa siano donne, l’industria del gaming rimane ancorata ad un immaginario maschilista sia nella rappresentazione delle donne nei giochi che nel modo in cui le giocatrici vengono trattate, soprattutto online.
Il difficile mondo delle gamer
In una recente statistica si è stimato che attualmente il 47% dei gamer sono donne. Nonostante ciò, la presenza femminile nei giochi è spesso caratterizzata da stereotipi sessualizzati. I giochi spesso ritraggono donne in pericolo da salvare o come premi per l’eroe maschile, oggettificando di fatto i loro corpi. Questa prospettiva maschile, eterosessuale e bianca ha conseguenze significative, poiché l’identificazione del giocatore con il personaggio è un elemento chiave nell’esperienza videoludica.
Cosa ci aspetta nel futuro: tra norme e metaverso
Tutti hanno il diritto di giocare e divertirsi, perciò discriminare qualcuno per un qualsiasi motivo è sbagliato tanto da desiderare che vi siano delle norme di protezione dei giocatori. Ci si potrà aspettare dei passi avanti in tal senso in futuro?
Di certo c’è che i giochi avanzano molto più velocemente delle buone maniere, con delle grafiche eccezionali e un’immersività sempre più realistica. Il metaverso è praticamente arrivato e consentirà di giocare anche “di persona” a tanti giochi, sebbene sempre nel mondo virtuale. Interfacciarsi “virtualmente personalmente” potrebbe aiutare a raggiungere la “parità” anche tra i gamer? Lo scopriremo col tempo.
Nonostante ci siano stati miglioramenti nel modo in cui le donne e altre minoranze vengono rappresentate nei videogiochi, il pubblico femminile è esposto a ostilità e tossicità online, ed è spesso soggetto ad insulti e molestie. Moltissime giocatrici preferiscono evitare l’interazione online o fingere di essere uomini per evitare l’aggressione. La violenza nella community dei giochi riguarda anche altre categorie di giocatori e non solo le donne.
Sebbene le donne siano una parte significativa della comunità dei giocatori, continuano a essere percepite e trattate come una minoranza, affrontando ostacoli e pregiudizi nel mondo dei videogiochi.
Il gioco al casinò, dove le interazioni sono secondarie
Non tutti hanno la pazienza di esporsi pubblicamente durante il gioco come fanno i gamer, soprattutto se si tratta di influencer. La maggior parte dei gamer continua a preferire il gioco anonimo, sia che si tratti di videogame, sia che si tratti di altre tipologie di gioco online, così come nel caso del casinò online. In molti casi, i casinò potrebbero essere più adatti a voi, poiché consentono di mantenere l’anonimato e tra i giocatori non vi è competizione. Anzi, tutti i giocatori sono complici per giocare contro il banco.
Questo tipo di esperienza, sebbene debba essere considerata diversamente per via del gioco d’azzardo, potrebbe risultare più piacevole e meno stressante, almeno dal punto di vista delle interazioni con gli altri giocatori. Inoltre, va sempre considerata l’opportunità di giocare con denaro finto, per puro divertimento, per passare il tempo così come in un normale video game.