«Tante le occasioni perse. Ma forse, finalmente, l’Abruzzo potrà raccontare le storie del suo territorio e rappresentare se stesso al Cinema, nella Fiction e nelle Serie TV». Nicola Mastronardi, giornalista e scrittore di romanzi storici narrati dalla parte dei popoli italici, plaude alla notizia della prossima concretizzazione del progetto di Film Commission annunciata dalla Regione Abruzzo.
«L’assenza di una Film Commission – spiega – è un handicap che Regioni come l’Abruzzo e il Molise continuano a pagare in termini di mancata promozione, superate ampiamente da territori come la Puglia e l’Umbria che sulla produzione televisiva e cinematografica hanno basato gran parte del loro boom turistico degli ultimi dieci anni. Per non parlare di Matera che è un esempio mondiale di cosa può fare il Cinema per un luogo».
Autore del fortunato “Viteliu, il nome della libertà”, un successo che dura da dieci anni per un romanzo divenuto un classico in Abruzzo e adottato in decine di scuole delle cinque regioni “italiche”, Mastronardi parla di occasioni perdute dall’Abruzzo nel poter rappresentare se stesso. «L’ultima che mi risulti è il film “L’Arminuta” del 2021 tratto dal romanzo di Donatella di Pietrantonio che è stato girato in Ciociaria. Per ciò che mi riguarda, non posso non ricordare che se fosse esistita la film Commission nel 2015 non sarebbe naufragato il progetto cinematografico legato a Viteliu che pure la Regione pareva aver abbracciato».
La speranza però è sempre ultima a morire e lo scrittore, anche autore televisivo per trasmissioni Rai, guarda al futuro con ottimismo.
«Storie epiche, romantiche o d’impegno sociale e autori non mancano certo all’Abruzzo. Pensate ad una produzione che possa riguardare Celestino V più volte proposta da un regista di Roma ma che non ha mai trovato un interlocutore, oppure l’opportunità di rimettere in scena le opere di Silone, solo per fare due esempi. Per Viteliu proprio in questi mesi è partito il progetto di una Serie Tv di sette puntate che vede impegnato un regista di origini abruzzesi. Speriamo di poterla girare fra Abruzzo e Molise e non chissà dove.”
A proposito di Viteliu e di Celestino – nato in Molise e come si sa operante in Abruzzo – Mastronardi vedrebbe con favore una collaborazione fra le due Regioni, anche questa tentata nel 2015.
«Non se ne fece nulla – conclude – proprio perché mancava il soggetto cerniera fra gli interessi cinematografici e quelli di promozione del territorio che è proprio la Film Commission. Tra poco ci sarà? Benissimo, e che sia la volta buona».