Un flusso turistico che supererà le 12mila presenze. Sono le previsioni dei responsabili della Pro loco agnonese che, insieme a Comune e le associazioni operanti sul territorio, si appresta ad accogliere alla vigilia del mese di agosto la massa di vacanzieri. Stranieri, ma anche tanti italiani che sceglieranno di trascorrere periodi medio-lunghi sui monti dell’alto Molise dove fervono i preparativi nelle strutture ricettive, in particolare nei numerosi Bad&breakfast disseminati tra centro urbano e hinterland.
A fare da traino, manco a dirlo, la fonderia Marinelli che con il suo museo di campane catalizzerà l’attenzione di migliaia di turisti, come pure il museo del Rame, il teatro-tempio di Pietrabbondante, il giardino di Flora Appenninica di Capracotta. Altro impulso dovrebbe arrivare dalla candidatura di Agnone a Capitale della cultura 2026.
Non solo, perché l’offerta è ampia e spazia dalle bellezze architettoniche, alla cultura, all’incantevole natura (vedi ad esempio cascate del Verrino, ndr) e, non da ultimo, dalle prelibatezze enogastronomiche con prodotti di altissima qualità. Proprio il “turismo culinario” viene indicato dagli addetti ai lavori, quale veicolo di promozione e carta da giocare per un rilancio fattivo dell’intera zona.
La produzione di carni nostrane, formaggi, latticini, salumi ed una cucina considerata un unicum, rappresentano l’esca per quanti intendono conoscere l’area a cavallo tra Molise e Abruzzo che da sempre si caratterizza per le specialità portate in tavola. Insomma, prendere per la gola i tanti visitatori per fargli conoscere la storia, la cultura, le chiese, le iniziative, il paesaggio, potrebbe essere l’arma in più da giocarsi durante l’ultimo scorcio di estate.
Ci sperano i tanti operatori turistici e ci scommettono gli amministratori locali che lavorano alacremente affinché tutto possa concretizzarsi. Intanto piovono le prenotazioni che inutile dirlo sono manna dal cielo per un’area interna la quale fatica ad andare avanti per i tanti problemi infrastrutturali e di trasporti, vero tallone d’Achille di una regione dalle enormi potenzialità ancora inespresse. Nonostante l’ultimo dato di fatto, Agnone intende ribaltare il paradigma e lo farà mettendo in campo il meglio di sé con la speranza di incrementare le presenze turistiche. (foto Vila)