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  • Rapinatrice seriale in manette, l’ultimo colpo a danni di un parroco

    I Carabinieri della Stazione di Bojano, nel corso di una attività preventiva – che non vede soluzione di continuità – hanno individuato una giovanissima donna (cl. 1998), di origini marchigiane, che aveva trovato alloggio in un appartamento sito sul viale principale di Bojano.

    Un controllo speditivo, atteso che la faccia non era conosciuta, permetteva di fare emergere un rintraccio, il cui approfondimento consentiva ai militari di appurare che la donna doveva espiare una pena di anni 3 di reclusione per il delitto di rapina aggravata commesso in Gatteo Mare (FC) nel 2018.

    Da quella data, nonostante avesse cambiato continuamente domicilio era riuscita ad eludere i controlli di polizia, non riuscendo però a sottrarsi all’attenzione dei militari della Compagnia matesina, che periodicamente verificano le persone dimoranti in appartamenti da tempo individuati come ritrovo di pregiudicati e non residenti.

    Nella località turistica romagnola, la donna, unitamente al compagno, si erano introdotti in chiesa e trafugato valori e denaro, prima di essere sorpresi dal parroco che cercava invano di fermarli. Infatti, i due, lo aggredivano procurandogli lesioni personali e riuscivano a guadagnare la fuga. Pare che nella circostanza la donna avesse con sé un bambino, riuscendo a far perdere le proprie tracce nascondendosi tra i turisti, a differenza dell’uomo che veniva rintracciato poco dopo e fermato.

    L’episodio, purtroppo, non era rimasto isolato, infatti diversi erano stati i colpi messi a segno, su autobus, in esercizi commerciali e in danno di privati cittadini, riuscendo sempre a fuggire.

    Il pedigree era variegato, invero in diverse circostanze – nel tempo – era stata fermata e arrestata per furto, detenzione di sostanze stupefacenti (oltre 100 gr di hashish), appropriazione indebita e truffa.

    Sono in corso accertamenti per chiarire le dinamiche e le congiunture che l’hanno portata alla dimora in Bojano e in che modo vi è giunta, nella considerazione che l’attività delittuosa sarebbe continuata, attesa l’assenza di alcun ravvedimento nel tempo, nonostante i rigori della legge.

    Al termine delle formalità è stata associata alla casa circondariale di Benevento, ove espierà la pena comminatagli.

    Il Comandante della Compagnia Carabinieri di Bojano plaude all’operato dei sui militari e si dice sempre più convinto che la diuturna attività di prevenzione posta in essere dalle pattuglie sul territorio, a supporto di attività investigative, è uno degli strumenti più efficaci a disposizione (mai disgiunto dalle segnalazioni dei privati cittadini), per aumentare il livello di sicurezza percepita e garantire alle collettività il quieto vivere quotidiano.

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