Padre (48enne) e figlio (26enne), avezzanesi, sono stati raggiunti dal decreto di “fermo di indiziato di delitto” a firma del P.M. della Procura della Repubblica di Avezzano.
Con le ipotesi aggravate di concorso in tentato omicidio e porto e detenzione abusiva di armi da fuoco, poco fa, i carabinieri della compagnia di Avezzano, hanno sottoposto a fermo i presunti responsabili dell’aggressione e del ferimento di un cittadino albanese, avvenuti il 20 agosto scorso all’esterno di un locale della zona industriale della città. Questo è quanto ipotizzato dagli inquirenti che, in pochi giorni, hanno chiarito molti aspetti riferiti alla vicenda che ha suscitato clamore e preoccupazione tra i residenti.
La risposta delle Autorità preposte alle indagini è stata puntuale, meticolosa e densa di elementi di prova condensati nel decreto di fermo emesso a carico degli indagati.
Nel periodo intercorso tra l’accaduto e l’esecuzione del provvedimento, la morsa degli accertamenti si è stretta attorno a diverse persone rientrate nelle investigazioni.
Nel frattempo, non sono mancati sopralluoghi, sequestri, ispezioni tecniche e perquisizioni, che hanno permesso di evidenziare, tra l’altro, un prolungato allontanamento dei due indagati dai luoghi di abituale dimora. Elemento, quest’ultimo, che ha determinato il decreto di fermo da parte del P.M. titolare dell’inchiesta.
Questo pomeriggio i militari dell’Arma sono entrati in azione e, in tempi e modalità diversi, hanno sottoposto a fermo padre e figlio nei cui confronti sono ancora in corso indagini per stabilire responsabilità in ordine alle contestazioni mosse in via provvisoria.
Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi che, allo stato, hanno permesso di inquadrare l’episodio di violenza maturato, verosimilmente, all’interno di un contesto delinquenziale recidivante per gli indagati che, per futili motivi, avrebbero agito in danno degli addetti alla sicurezza del locale, che ne ostacolavano l’ingresso. Il ferimento del cittadino albanese, casualmente presente al momento dei fatti, sarebbe avvenuto in maniera accidentale, essendo stato raggiunto da un colpo di pistola partito per mano di uno dei fermati.
Il dispositivo di fermo degli indagati, già trasferiti al carcere di Avezzano, dovrà essere convalidato dal Giudice per le indagini Preliminari presso il Tribunale avezzanese.