«Per ritirare il tesserino venatorio, come negli anni scorsi, molti cacciatori possono evitare di andare agli uffici regionali di Campobasso e Isernia, ma hanno la possibilità di recarsi in strutture presso alcuni comuni, come ad esempio Trivento, Termoli. Per l’Alto Molise, dimenticato come sempre anche dai suoi rappresentanti, non è stata prevista questa possibilità anche se in Agnone sono presenti uffici regionali».
La protesta, a nome dei tanti cacciatori dell’Alto Molise, arriva da Alfonso Tagliamonte, professione avvocato, una vera “istituzione” nel panorama venatorio molisano e non solo. L’avvocato protesta per una palese disparità di trattamento che penalizza, neanche a dirlo, i cacciatori di Agnone e degli altri centri dell’Alto Molise. Il problema è innescato dal ritiro del tesserino venatorio, documento senza il quale non è possibile andare a caccia.
Quando la stagione venatoria è ormai alle porte, i cacciatori dell’entroterra dovranno sobbarcarsi un viaggio fino a Isernia, nella migliore delle ipotesi, per ritirare l’agognato pezzo di carta. Nonostante ad Agnone ci siano degli uffici regionali che, in linea teorica e a costo zero, potrebbero rendere questo banale servizio di consegna del tesserino venatorio ai singoli cacciatori.
Una problematica che ogni anno si ripete uguale a se stessa e rispetto alla quale nessun politico ha mai tentato di trovare una soluzione che appare oltremodo banale e semplice. «Trattare i cittadini in modo uniforme è un dettato costituzionale, oltre che un dovere principalmente di educazione» chiude polemicamente l’avvocato Tagliamonte.