Un franco tiratore al contrario. Potrebbe essere definito così il consigliere comunale di Agnone, Agostino Iannelli, che ha messo da parte le divisioni politiche, anteponendo ad esse la “ragion di Stato” che si traduce, nei fatti, in una straordinaria opportunità per tutto l’Alto Molise.
Dieci a tre. E’ andata così ad Agnone, con dieci voti espressi per Saia e appena tre per Ricci. Il riferimento, ovviamente, è alle elezioni di secondo livello per la scelta del presidente della Provincia pentra. E proprio Agnone è stata determinante, forse addirittura quel voto di Iannelli, per l’elezione storica di Daniele Saia a presidente della Provincia di Isernia. Storica perché si tratta della prima volta che un sindaco agnonese cinge la fascia blu dell’ente di via Berta.
La maggioranza in Consiglio comunale ad Agnone ha fatto il suo dovere, sostenendo in blocco la candidatura del sindaco Saia. La minoranza, guidata dal consigliere Scarano, ha preferito appoggiare l’uscente Ricci. Paoletti e Greco hanno obbedito agli ordini di scuderia esprimendo il proprio voto per il presidente venafrano uscente. Il colpo di scena, per la verità nemmeno troppo a sorpresa, è arrivato appunto dall’altro esponente della minoranza in Consiglio, Agostino Iannelli, sempre di area centrodestra.
Il suo voto per Saia, non annunciato alla vigilia delle elezioni, è stato in qualche modo determinante, come ha riconosciuto lo stesso neo presidente. «Agnone mi ha premiato e ringrazio ancora una volta il consigliere di minoranza Agostino Iannelli che ha dimostrato un attaccamento al territorio fuori da ogni misura. Davvero grazie e con lui collaboreremo proprio per elaborare nuove progettualità, come abbiamo del resto sempre fatto con Iannelli anche in Consiglio comunale, che ha apprezzato da sempre il nostro operato amministrativo».
Sono state queste le prime dichiarazioni rese da Saia in veste di nuovo presidente della Provincia. Un flirt iniziato da tempo, appunto, quello tra il consigliere Iannelli e la maggioranza del Comune di Agnone, che si è concretizzato, in passato, anche con il voto favorevole dell’esponente della minoranza al bilancio approntato dalla compagine guidata da Saia. In seguito a quell’appoggio si parlò di «inciucio» e si ipotizzò una nomina in seno al Consiglio per Iannelli in cambio della collaborazione con la maggioranza. Il collaborazionismo di Iannelli prosegue ora con il voto provinciale e le sue quotazioni politiche continuano a salire. Il presidente Saia gli è doppiamente debitore a questo punto.
Al netto di questo ipotetico scambio di favori, tuttavia, tra l’altro tutto da verificare, dal punto di vista politico è da sottolineare l’atteggiamento responsabile del consigliere Iannelli che ha intuito, a differenza di altri suoi colleghi di minoranza, l’utilità strategica di appoggiare un presidente della Provincia che fosse espressione dell’Alto Molise.
Da Venafro ad Agnone, il baricentro dell’amministrazione provinciale si è spostato anche altimetricamente in questo senso. Per la prima volta a guidare la Provincia di Isernia c’è un esponente politico agnonese, con tutto ciò che questo potrà significare in termini di maggiore attenzione per un territorio da sempre marginalizzato e scarsamente attenzionato dalla politica.
Francesco Bottone