CASTIGLIONE MESSER MARINO – «L’unico sbocco per la val di Sangro lasciato coperto di ghiaccio e neve e gli operai Sevel sono stati costretti a rimanere a casa. E’ una vergogna».
Non le manda a dire il vicesindaco di Castiglione Messer Marino, Giuliano Petta (primo a sinistra nella foto, ndr), all’indirizzo della Provincia. Ma questa volta nel mirino finisce non l’inutile ente Chietino, ma la Provincia di Isernia, altrettanto inutile.
Nella giornata di ieri i mezzi spazzaneve non hanno effettuato la pulizia della strada provinciale che collega Agnone con Castiglione Messer Marino attraverso il grande ponte sul Sente. Pochi chilometri che collegano
l’Alto Vastese all’Alto Molise che con la chiusura della provinciale di Montazzoli ora rappresentano l’unico sbocco per la fondovalle Sangro. E tra l’altro è la strada che porta all’ospedale di Agnone.
«I mezzi della Provincia di Isernia sono arrivati al bivio di Villacanale e sono tornati indietro lasciando il resto della provinciale, fino alla galleria “La Civita”, completamente coperto di neve. – continua il vicesindaco Petta – Ieri gli operai, un centinaio di lavoratori spalmati sui vari turni, non hanno potuto raggiungere la Sevel e le altre aziende sulla Val di Sangro. E ancora questa mattina tutta l’arteria è coperta di ghiaccio, una vergogna. La Provincia di Isernia ha preso accordi con quella di Chieti per occuparsi della pulizia di quel tratto di provinciale subito dopo la galleria “La Civita”. Ieri non lo ha fatto. Abbiamo contattato la Provincia e un geometra ci ha spiegato che l’appalto delle ditte esterne che puliscono le strade è scaduto alla fine di marzo. E’ una cosa indecente. Almeno mandassero i loro mezzi, quelli di proprietà dell’ente».
E problemi dovuti al ghiaccio e al mancato utilizzo del sale si registrano anche oggi sulla provinciale che da Agnone conduce a Staffoli (foto a sinistra, postata da un lettore, ndr) e dunque a Isernia. Mezzi spargisale completamente assenti con i tempi di percorrenza che si dilatano e il pericolo di uscire fuori strada aumenta.
Francesco Bottone
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