Ennesimo caso registrato ad Agnone dovuto alla mancanza di un medico per i bambini. Greco in aula diffida l’Asrem: «Inviare immediatamente dei professionisti in Alto Molise». Centoventi chilometri tra andata e ritorno, due ore di percorrenza, tanto “vale” il diritto ad essere visitato da un medico per un qualsiasi bambino di Agnone o di un altro centro montano dell’Alto Molise.
«Un grido disperato di aiuto e di allarme» è quello che è stato fatto arrivare, in seno all’aula del Consiglio regionale, dal consigliere Andrea Greco all’attenzione del presidente Roberti sulla delicata questione del pediatra, o meglio della mancanza di un pediatra ad Agnone e in Alto Molise più in generale. La vicenda è nota e va avanti da mesi: l’ultimo pediatra convenzionato con l’Asrem è andato in pensione (agosto del 2023, ndr) e l’azienda sanitaria non è stata in grado di trovare un sostituto. Di fatto tutti i bambini dell’Alto Molise sono privati delle prime cure mediche, quelle che pure la legge prevede come obbligatorie e necessarie in uno Stato di diritto. Evidentemente chi nasce e vive in Alto Molise ha meno diritti rispetto a chi vive a Termoli o a Campobasso.
Prendendo la parola nel corso dell’ultimo consiglio regionale, l’esponente del Movimento 5 Stelle ha riferito al presidente Roberti che «proprio pochi gorni fa ho ricevuto l’ennesima telefonata di un genitore disperato che mi diceva: siamo dovuti partire di notte per una emergenza pediatrica e siamo dovuti arrivare fino a Campobasso per gestire il caso. Invito la maggioranza e la presidenza ad intervenire non sulla struttura commissariale, ma direttamente sull’Asrem, perché oggi stesso l’azienda sanitaria può inviare alcuni pediatri in Alto Molise, per un mese o per il tempo necessario prima che vengano reclutati altri professionisti. Su questa problematica dell’assenza di un pediatra in Alto Molise – ha sottolineato Greco – è da quest’estate che il territorio vive una condizione terribile. Non riesco a comprendere come si riesca a dormire la notte quando si hanno responsabilità così grandi sulle spalle. In questo momento in Asrem chi deve prendere le decisioni lo faccia, perché non sono più rinviabili. Mentre si pensa di accorpare Agnone con Trivento, perché è quello che è venuto fuori dalla struttura commissariale, nel frattempo bisogna mandare dei professionisti in Alto Molise, altrimenti da questa situazione non ne verremo mai fuori».
Francesco Bottone