Il verdetto è appena stato comunicato dal ministro Sangiuliano: L’Aquila, nemmeno troppo a sorpresa, è la Capitale della Cultura 2026. Il cuore e il fuoco di Agnone, rappresentato iconicamente dall’appassionata prolusione della dolce Sophia Marinelli nel corso dell’audizione, non sono bastati a convincere la giuria che ha preso la decisione in maniera autonoma dalla politica, come ha rimarcato il presidente della commissione stessa. Vince la città de L’Aquila, capoluogo di regione fisicamente e geograficamente rappresentativo delle aree interne dell’Appennino, un po’ come tutto l’Alto Molise.
Il cuore e la passione di Agnone non sono bastate, è L’Aquila la Capitale della Cultura 2026
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