Sono stati approvati dalle Province di Pescara e Teramo (rispettivamente il 17 ed il 27 aprile 2015) i piani quinquennali per la gestione degli ungulati. Anche la Provincia di Chieti ha comunicato la prossima approvazione degli stessi.
Lo ha reso noto l’assessore regionale alla Caccia, Dino Pepe, che ha voluto fortemente, con la convocazione di numerosi tavoli tecnici specifici, la realizzazione di questo percorso.
«Gli strumenti di programmazione venatoria serviranno a limitare la proliferazione della specie, anche in aree dove la sua presenza non è compatibile con gli elementi faunistici, ambientali e antropici, e, dunque, ridurre i danni alle colture. – ha spiegato l’assessore regionale – Con i due Piani si definiscono la quota di prelievo per ogni ambito territoriale, le modalità di contenimento ed i periodi».
L’assessore Pepe ha espresso la sua soddisfazione ricordando che «gli importantissimi ed attesi provvedimenti contribuiranno ad affrontare le problematiche determinate dall’eccessivo incremento numerico dei cinghiali, responsabili di ingenti danni alle attività agricole e zootecniche e causa di molti incidenti stradali. Ringrazio le Province, gli ATC e la struttura regionale – ha proseguito Pepe – per la fattiva collaborazione spesa in questi mesi. I Piani permetteranno di intervenire in modo efficace non solo per contrastare i danni ma anche per attuare una gestione sostenibile, sia dal punto di vista ambientale e sia sanitario-zoonosico. Nel nuovo Piano di Sviluppo Rurale, sono state previste risorse per creare una filiera basata sul cinghiale, per generare un’economia virtuosa, come già successo in altre regioni italiane».
Le battute per il contenimento dei cinghiali nel Pescarese e nel Teramano dovrebbero iniziare entro maggio. Purtroppo è da segnalare l’assenza della Provincia di L’Aquila da tutti i tavoli tecnici convocati dall’assessore Pepe.
Mentre nella Provincia di Chieti dovrebbe partire, entro giugno, il piano triennale di selecontrollo sui cinghiali.
I commenti sono stati chiusi.