AGNONE – Saranno almeno 100 i taxi che verranno in Agnone a sfilare a favore del potenziamento del locale ospedale che da oltre mezzo secolo è molto utile servizio delle popolazioni di confine tra Molise e Abruzzo e che proprio per tale caratteristica è ritenuto “interregionale” e, per di più, in zona montana fortemente disagiata. Le 100 automobili bianche, dopo essere venute da Roma coprendo una distanza di 250 km, partiranno (9 maggio) da Villacanale, precedute da un’ambulanza d’epoca con dentro un malato, un medico ed una infermiera. Così composto, il corteo passerà silenziosamente dentro il cortile del presidio ospedaliero “San Francesco Caracciolo” con un affettuoso inchìno e una delicata carezza da parte dei 100 tassisti i quali, figli nati in questo comprensorio molisano-abruzzese, vorrebbero una struttura efficiente per i propri anziani genitori, per i parenti e gli amici, ma anche per turisti e villeggianti. Un evento unico, più che raro, questo organizzato dai tassisti! Un atto d’amore familiare, sociale e civile. Una bella e toccante storia da raccontare all’Italia e al mondo!
Tonino Schiappoli e Arnaldo Sabelli (promotori anche del “Gruppo Tassisti di Roma per il Territorio e per l’Ospedale Interregionale di Agnone”) sono gli ideatori e i principali organizzatori di tale evento che non ha eguali nella storia delle manifestazioni di protesta che da anni si producono in Italia contro i tagli alla Sanità. E in Agnone non si erano ancora mai visti nemmeno i gonfaloni dei sindaci dei comuni molisani-abruzzesi che partecipano all’incontro voluto dai 100 tassisti. Infatti, i sindaci presenti saranno guidati dall’avv. Pompilio Sciulli, primo cittadino di Pescopennataro e presidente dell’ANCI Molise. Interverranno pure altre associazioni e altri sindaci, molisani e abruzzesi. Il vescovo di Trivento, Domenico Scotti, concluderà in Piazza Unità d’Italia tutti gli interventi di autorità, tassisti e cittadini per rivendicare il diritto alla salute anche nelle periferie e specialmente in questa montagna che non vuole né desertificarsi né morire ma significare
L’inchìno dei 100 taxi romani all’ospedale di Agnone intende essere un gesto simbolico di protesta contro i tagli in atto e di auspicio per i servizi da ripristinare a favore delle popolazioni di queste montagne orograficamente e demograficamente assai difficili. Tale “inchino” dei 100 taxi vuole altresì equiparare simbolicamente il gesto del capitano Francesco Schettino (che il 13 gennaio 2012 abbandonò la nave Concordia mentre naufragava davanti all’isola del Giglio) al gesto dei responsabili della cosa pubblica che lasciano naufragare il Sistema Sanitario Nazionale. Non è un gesto da poco, questo accorato, riconoscente e simbolico inchìno! Ma, purtroppo, è la realtà che ormai caratterizza e marchia indelebilmente un’epoca e una classe dirigente.
Domenico Lanciano