SAN BUONO – Dopo accurate indagini gli uomini del Comando Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Gissi hanno individuato i responsabili di uno stoccaggio abusivo di rifiuti speciali: 87 cumuli di terre e rocce da scavo, circa 1200 mc., miste a pezzi di asfalto, frammenti di cemento e parti di ceppaie di piante estirpate, provenienti dai lavori di sistemazione ed adeguamento della S.P. 184 Fondovalle Treste, erano abusivamente depositati in località “Sodere” del Comune di San Buono, all’interno di un sito in cui è in progetto la realizzazione di un impianto a biomasse.
Gli agenti della Forestale hanno riscontrato il mancato rispetto dei requisiti normativi previsti per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo: il sito di destinazione dei materiali non era stato preventivamente dichiarato dalla ditta produttrice alla competente A.R.T.A. (Agenzia Regionale per la Tutela dell’Ambiente) e le terre e rocce da scavo depositate contenevano materiali estranei, quali pezzi di asfalto, frammenti di cemento e legname, non sottoposti a caratterizzazione. Inoltre, non sussistevano i presupposti per qualificare i materiali quali “sottoprodotti”, come tali destinati ad essere riutilizzati: non vi era certezza, infatti, che le terre e rocce sarebbero servite per la realizzazione dell’impianto a biomasse, il cui progetto peraltro non risulta ancora autorizzato.
L’area di stoccaggio dei rifiuti è stata sottoposta a sequestro preventivo, convalidato dal GIP del Tribunale di Vasto, per evitare che le conseguenze del reato potessero essere aggravate o protratte ovvero che venissero commessi altri reati.
Sono stati deferiti alla competente Autorità giudiziaria il titolare di una impresa di costruzione/demolizione stradale ed il proprietario dei terreni agricoli interessati dallo stoccaggio, i quali dovranno rispondere, ciascuno per le proprie responsabilità, del reato di illecita gestione di rifiuti.
Stoccaggio abusivo di rifiuti speciali, due denunciati
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