“Nessun rischio per i servizi sociali, anzi, saranno rafforzati e resi più capillari sul territorio”. È netta la replica della consigliera regionale con delega alle Politiche sociali, Stefania Passarelli, alle recenti dichiarazioni del sindaco di Agnone, Daniele Saia, che aveva espresso preoccupazioni sul nuovo Piano Sociale Regionale 2025-2027, in discussione alla Quarta Commissione a partire da lunedì 12 maggio. “Dispiace constatare – ha dichiarato Passarelli – che si continui a strumentalizzare le sacrosante istanze dei cittadini più fragili con dichiarazioni-fotocopia, dettate più da pregiudizi politici che da un’attenta lettura della proposta di Piano”.

Secondo la consigliera, il sindaco di Agnone avrebbe partecipato ai tavoli tecnici dove il nuovo assetto è stato illustrato nel dettaglio, ricevendo rassicurazioni dagli stessi tecnici regionali. “Non possiamo che respingere con forza le sue rimostranze”, ha sottolineato. Il punto centrale del nuovo Piano, spiega la consigliera, è la tutela delle fasce più deboli, attraverso unariorganizzazione funzionale degli Ambiti Territoriali Sociali (Ats) e una distribuzione equa delle risorse. “Ogni Ats – ha detto – manterrà piena autonomia nella programmazione e gestione dei servizi, anche prevedendo quote specifiche per territori con particolari bisogni”. Passarelli rimarca che la Regione non solo ha aumentato i fondi destinati al sociale, ma ha anche avviato bandi concreti per specifiche categorie fragili: 3,2 milioni di euro per i soggetti autistici, 1 milione per i caregiver, 800mila euro in arrivo per il Fondo per la non autosufficienza, 750mila euro per la salute mentale e nuovi stanziamenti per giovani disabili usciti dal percorso scolastico.“
Il sindaco Saia non ha ritenuto opportuno spendere una parola su questi provvedimenti – ha commentato la consigliera – mentre ha preferito sollevare allarmismi ingiustificati su un Piano che, al contrario, intende garantire efficienza, uniformità e rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni in tutto il territorio regionale”. La consigliera Passarelli evidenzia infine l’intento della Regione di superare il disordine gestionale degli ultimi anni, durante i quali gli Ats hanno agito senza una vera regia centrale: “La riforma ha l’obiettivo di porre fine a disuguaglianze nei servizi e permettere nuove assunzioni per rafforzare l’intervento sociale. Parlare di tagli significa distorcere la realtà”.E conclude con un appello alla responsabilità: “Usare i diritti dei fragili per avviare una campagna elettorale anticipata non rende onore a chi si professa difensore dei più deboli. Serve più onestà intellettuale e meno populismo”.