“Nel mondo del calcio tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Mi fa piacere sapere come l’Olympia Agnonese andrà avanti con l’entusiasmo di sempre e sotto la spinta di un intero popolo e una città passionale che vivono di calcio”.
Si congeda con queste parole Franco Marcovecchio (nella foto), ormai ex direttore generale del sodalizio di viale Castelnuovo. Alla vigilia dell’importante riunione societaria, che si terrà giovedì 25 giugno nella sede sociale, Marcovecchio, presidente dell’Olympia nell’anno della storica promozione in serie D, ha deciso di non proseguire la sua avventura sportiva con i colori granata. Il tutto è stato già comunicato al presidente uscente Antonio Melloni.
“Quella con Melloni – afferma Marcovecchio – è stata una chiacchierata serena dove ho spiegato la mia scelta, irrevocabile, dettata più che altro dalla stanchezza per quasi venti anni di calcio e dal fatto di voler essere più vicino alla mia famiglia”. “Per quanto riguarda il mio impegno su un vecchio mutuo contratto dalla società, confermo il mio apporto, per il resto Marcovecchio resterà sempre il primo tifoso dell’Agnonese”.
L’uscita di Marcovecchio, uomo vicino alla famiglia dell’imprenditore Bucci e al manager Vito Gamberale, va letta, inutile girarci intorno, come un dietrofront da parte di possibili nuovi ingressi in società. Ma questa è un’altra storia…