Poste taglia, uffici aperti a giorni alterni dal 7 settembre prossimo.
Pesanti ridimensionamenti nell’Alto Vastese e alcune sedi saranno soppresse.
La comunicazione, nero su bianco, è arrivata da Poste Italiane ai vari sindaci dei Comuni dell’entroterra solo nei giorni scorsi.
L’annunciata razionalizzazione di Poste andrà dunque avanti, nonostante le promesse dei mesi scorsi e i vari inutili tavoli tecnici tra sindaci, politici e sindacati.
Nello specifico si parla della chiusura delle sedi di San Giacomo di Scerni, Guastameroli, Altino e Chieti 5.
Apertura a giorni alterni invece per Ari, Bomba, Carpineto Sinello, Carunchio, Celenza sul Trigno, Civitella Messer Raimondo, Colledimezzo, Lentella, Liscia, Montenerodomo, Palmoli, Perano, Pretoro, Pennapiedimonte, Pietraferrazana, Roccaspinalveti, San Martino sulla Marrucina, Torreburna e Schiavi di Abruzzo.
Si tratta, tuttavia, di dati raccolti da fonti informali e non ufficiali.
Pesanti disagi, dunque, sia per il personale di Poste che dovrà lavorare in due uffici per completare l’orario di servizio, ma anche e soprattutto per gli utenti che nei centri dell’entroterra Vastese sono rappresentati in maggioranza da persone anziane.
Carmine Torricella della Cgil che si occupa della “vertenza” Poste spiega: «In realtà rispetto al piano di ridimensionamento annunciato nei mesi scorsi siamo riusciti ad ottenere una riduzione dei tagli del venti per cento. Ma ad oggi non abbiamo dati certi, Poste non ce li ha ancora forniti».
Francesco Bottone
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