AGNONE – Sono quattrocento i chilometri di strade inter-poderali che attraversano l’agro agnonese. Moltissime le arterie che versano in uno stato di abbandono o di dissesto, condizione, quest’ultima, con la quale tutti i giorni i residenti devono avere a che fare.
Il problema non è estraneo all’assessore Daniele Saia che ha spiegato ai microfoni dell’Eco: “Purtroppo si tratta di una situazione critica. Presto dovremmo ricevere in gestione anche le strade di competenza della Comunità Montana tuttavia restano invariate le risorse per la manutenzione. In precedenza” continua Saia “era la Regione a dare annualmente all’amministrazione circa 45 mila euro per le interpoderali ma da due anni questi finanziamenti sono stati sospesi. Non è semplice, soprattutto se si considera la vastità della rete stradale. Tuttavia è chiaro che ci siano delle esigenze che vanno considerate” ammette l’assessore. “Il territorio di cui si sta parlando è fortemente antropizzato, ci sono diverse attività che devono essere supportate dalla viabilità.”
Una domanda lecita e comune: perché le strade rurali versano in quello stato?
“Diciamo che le cause principali sono tre: gli agenti atmosferici, motivi idrogeologici e incuria. Si tratta di un territorio che subisce degli inverni rigidi; rimozione della neve dal manto stradale e ghiaccio certamente complicano le cose. Si pensi poi che le nostre campagne sono perlopiù su dei terreni argillosi che, per la loro duttilità, conducono a problemi idrogeologici. In ultimo, si considerino i molti terreni non più curati che vanno ad incidere sul mantenimento dell’assetto stradale.”
Come si intende procedere, assessore?
“Abbiamo due finanziamenti. Il primo, della protezione civile, ammonta a circa 200 mila euro per il quale abbiamo già fatto la progettazione esecutiva e aspettiamo l’accordo di programma per poter iniziare ad eseguire i lavori; attendiamo l’ok della protezione civile e della regione per iniziare i lavori. In più, abbiamo circa 140 mila euro per la misura 125, finanziata dall’assessorato all’agricoltura con la misura del Psr (Piano Sviluppo Rurale, ndr)” svela Saia. “Con questi due finanziamenti dovremmo sanare alcune zone critiche. Ad ogni modo, ci si aspetta anche collaborazione da parte dei cittadini e degli utenti.”
Cosa intende?
“Nel prossimo consiglio, che si terrà il 16 aprile, intendiamo approvare un regolamento o meglio una sorta di patto tra ente e cittadino. Vorremmo evitare dei comportamenti critici che peggiorano le condizioni del manto stradale come per esempio la ripulitura delle cunette confinanti con il terreno (che troppo spesso vengono otturate da zolle di terra e quant’altro, ndr) o la canalizzazione delle acque. Queste sono le piccole precauzioni che possono fare la differenza.”
Giovanni Giaccio
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