CARUNCHIO – La comunità di Carunchio intitola uno spazio pubblico alla memoria di Teodoro Buontempo.
E’ prevista per il 20 agosto, a Carunchio, la Festa del Vicolo di Teodoro Buontempo. Un appuntamento lungo più di un decennio. A due anni dalla scomparsa del suo ideatore, su proposta della comunità carunchiese, con il sostegno della famiglia Buontempo, il comune di Carunchio vuole sottolineare i meriti del suo illustre conterraneo per una vita spesa al servizio delle tradizioni e del territorio. Grazie all’impegno costruttivo del Sindaco di Carunchio Gianfranco D’Isabella e all’ampia partecipazione riscontrata, “ la Festa del Vicolo di Teodoro Buontempo” sarà un appuntamento di aggregazione per conservare una continuità voluta dai suoi concittadini. Si vuole preservare un modo di stare insieme in allegria oltre le diversità ed i complessi.
Per l’occasione è stato indetto un Consiglio Comunale in piazza con la partecipazione della collettività carunchiese, graditi ospiti e autorità locali. A seguire un brindisi con prodotti locali per inaugurare la targa che lo raffigura e recita “una voce libera, Teodoro Buontempo, uomo del popolo e delle istituzioni” affissa sull’abitazione natia, e quella della piazzetta a lui dedicata. A seguire la stessa Festa del Vicolo che egli negli anni ha amato organizzare per più di un decennio, al fine di vestire di luci e voci il borgo di Carunchio.
«Teodoro Buontempo tornava non solo in estate anche se questo era il periodo che più preferiva per contribuire a realizzare le molte iniziative che si organizzano nel mese di Agosto» – ricorda il vice sindaco Gaetano D’Onofrio – «e gli piaceva molto organizzare feste che riuscivano a coinvolgere tutto il paese».
L’evento che ha costruito con maggiore ostinazione è stato proprio il 20 agosto la festa del vicolo che chiudeva il periodo delle feste del territorio. Quell’appuntamento realizzato con il sostegno di tanti amici aveva il pregio di vestire le pietre del borgo con le luci della poesia e riportare le mille voci delle persone che lo avevano abitato. Teodoro Buontempo ha saputo indicare nella cultura del borgo, addirittura del vicolo, quella solidarietà tra generazioni che oggi può costituire un vero e proprio laboratorio di progetti e sviluppo.
E’ pertanto motivo di orgoglio per la comunità carunchiese ricordare in questo modo l’uomo che ha rivestito numerose cariche istituzionali da Presidente dell’Assemblea Comunale di Roma a Segretario di Presidenza della Camera dei Deputati, eletto deputato per cinque legislature, consigliere della Provincia di Roma e assessore alla Casa della Regione Lazio.
Musiche, luci e voci in quei vicoli sono il segno di un lascito da preservare per riscoprire l’importanza di vivere e di sentire la comunità. Essa vive nei legami di sangue legati al territorio ma che travalicano ogni passato e sono intimamente connessi alla loro più sottile interazione. Pertanto la memoria di Teodoro Buontempo oggi più che mai rappresenta un simbolo di quella cultura italiana che crede nella carica delle passioni che esaltano il sentimento. Il suo lascito più grande non può che rappresentare la sintesi unificatrice oltre i formalismi convenzionali e le illusioni ugualitarie. Teodoro Buontempo è stato ideatore di iniziative e idee nuove che vanno conservate in virtù del sano stile di vita in lui memorabile, coerente e di valore, uno spirito come completamento della personalità umana. Il suo merito più grande forse è quello di aver voluto insegnare ai giovani a non arrendersi mai perché la vita è lotta e conquista sia individuale che collettiva e proprio questa festa allora può rappresentare un volano di sogni e di idee da trasformare in progetti concreti seguendo l’esempio di Teodoro Buontempo.