Il commissario ad acta alla sanità molisana (perché checché ne dica qualche distratto giornale on line la sanità in Molise è già commissariata da anni), il governatore Frattura, ha annullato, con un atto datato 7 marzo, il provvedimento del direttore generale dell’Asrem avente a oggetto la riorganizzazione aziendale e la macroarea ospedaliera.
Una involuzione, dunque, del processo di riorganizzazione territoriale dei servizi sanitari che rischia di accelerare lo smantellamento dell’ospedale di Agnone.
Sulla delicata questione registriamo, a beneficio dei lettori, il commento di don Francesco Martino (a destra nella foto, ndr), cappellano al “Caracciolo” e incaricato regionale della Pastorale della salute di Abruzzo e Molise, oltre a quello di direttore della Pastorale della salute della diocesi di Trivento.
“Il tempestivo Decreto del Commissario ad Acta n. 9 del 7 marzo 2014, obbedendo al Tavolo Tecnico Massicci, annulla la PDG 1455 che aveva dato una speranza al Caracciolo, seppur pasticciata, basandosi aull’ormai cancellato programma operativo 2013-2015. Come il gioco dell’oca, si ritorna alla prima casella, in una situazione di precarietà assoluta che se non risolta rapidamente con una urgente revisione del Piano Sanitario 2013- 2015, oggi superato dagli eventi, un nuovo Programma Operativo, a questo punto 2014-2016, chiaro e compatibile,e rapida attuazione con un Atto Aziendale coerente, Provvedimenti urgenti del Direttore Generale conseguenti, Decreti Urgenti per le altre materie del Commissario ad Acta, rischia di far morire per consunzione dapprima il Caracciolo, quindi l’intera assistenza ospedaliera regionale. La situazione, di fatto, mette in estremo pericolo l’organizzazione intera del SSR, e se accontenta il Comitato Pro Cardarelli, che chiedeva proprio questo, rende sempre più precaria, sconnessa, disomogenea per forza di cose, pericolosa, enormemente costosa e lontana sempre più da qualsiasi qualità l’assistenza pubblica ai cittadini di questa sfortunata regione.
Da parte del sottoscritto, che svolge anche il ruolo di Incaricato Regionale della Pastorale della Salute di Abruzzo e Molise, oltre a quello di Direttore della Pastorale della Salute della Diocesi di Trivento (CB), vi è l’invito a non cedere al panico e al caos da parte delle strutture commissariali, regionali e aziendali, e ritiene che le difficoltà rappresentate dal Tavolo Massici, per una coerente programmazione sanitaria e finanziaria non siano del tutto insormontabili, invitando serenamente a rimettersi a tavolino perchè, in una progettazione che tenga ben presenti tutte le normative di settore senza “invenzioni cervellotiche” , si riassetti in primis la Rete dell’Emergenza/Urgenza in maniera puntuale e completa, quindi la Rete Ospedaliera, infine la Rete Territoriale, prevedendo con precisione certosina le dotazioni di ciascuna struttura in termini di personale, posti letto per specialità, dotazioni dei servizi, allocazione delle risorse umane, tecnologiche, strumentali, missione e prestazioni da erogare, corredate da un computo economico preciso e puntuale, in modo da disegnare entro l’ orizzonte più infausto possibile di €. 539.952.497,67, con un ipotesi di risparmio della mobilità attiva da destinare all’abbattimento del deficit pregresso, e risolvendo una volta per tutte il contenzioso con la UCSC e la Fondazione ammontante a 120.000.000 €. con la conseguente transazione di risoluzione del rapporto, stante l’impossibilità della stessa di assicurare in termini finanziari per tempi ancora lunghi le prestazioni di Radioterapia, Ematologia, Chirurgia Oncologica, Cardiochirurgia, Emodinamica causa non raggiungimento budget, con la rinuncia da parte della stessa al contenzioso, e d’altro lato, conferendo ad esse solo il costo dell’immobile e delle strumentazioni da parte della Regione Molise, e riassorbendo mediante la stessa transazione il personale medico, infermieristico, tecnico a tempo indeterminato dell’ex cattolica, con conseguente pubblicizzazione di tutti i posti letto della struttura e la possibilità di salvare per i cittadini della Regione tali specialità particolarmente necessarie. Per spirito di servizio il sottoscritto Direttore, come fatto già in precedenza, per spirito di servizio, si metterà al lavoro con i suoi consulenti per riformulare una proposta di Quadro di Programma Sanitario aggiornato agli ultimi sviluppi, come pungolo, esortando nel contempo le strutture a fare altrettanto. E’ tempo di proposta seria ed articolata, piuttosto che di semplice protesta”.