CELENZA SUL TRIGNO – «Bisogna tagliare gli accordi capestro sottoscritti con l’Europa, non i servizi ai cittadini delle zone montane».
Così al telefono con la nostra redazione Daniela Aiuto, candidata alle europee con il Movimento 5 Stelle, che ha preso parte, questa sera, all’incontro elettorale a Celenza sul Trigno. Insieme a lei una nutrita delegazione di candidati alle regionali tra i quali Tiziano Torzi, presente già nelle scorse settimane a Torrebruna, sul fronte della frana di Guardiabruna, e ancora a Celenza per dibattere sulla delicata questione della soppressione della guardia medica e gli altri candidati Rema de Camillis, Antonio Lucifero, Silverio Marzocchetti, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri. Molti gli attivisti di zona intervenuti, come il candidato consigliere a Schiavi di Abruzzo, Luca Ninni (in foto insieme a Daniela Aiuto, ndr).
Daniela, lei è vastese e vive a Vasto, cosa potrebbe significare per l’entroterra del Vastese la sua elezione in Europa?
«I problemi di un residente di Celenza, o di un altro centro vicino, potrebbero sembrare lontanissimi dall’Europa, ma non è così, perché dall’Europa potrebbero arrivare molte possibilità per tutti i territori. Ovviamente rappresenterò e curerò gli interessi di tutta la circoscrizione elettorale, anche se l’essere abruzzese e vastese è una identità che sento molto forte. Gli altri partiti non hanno, qui in Abruzzo, candidati abruzzesi. Il Movimento 5 Stelle invece presenta me, che vivo a Vasto. Credo sia una differenza importante».
Questa sera campagna elettorale a Celenza sul Trigno, un piccolo centro dell’Alto Vastese massacrato dai tagli ai servizi. Quale è stata la sua sensazione, così a pelle?
«Celenza, come gli altri centri di zona, vive la drammatica realtà fatta di spopolamento, di taglio progressivo dei servizi, anche di quelli essenziali come la sanità. Quello che penso è che dall’Europa potrebbero arrivare i fondi necessari a mantenere in vita quei servizi o addirittura a potenziarli, a rilanciare interi settori dell’economia di zona. Invece i soldi non ci sono, o meglio non arrivano, perché l’Italia ha sottoscritto dei patti vincolanti, degli accordi che penalizzano fortemente la nostra economia. Bisogna rispettare quei patti a tutti i costi? Anche a discapito dei cittadini? La posizione del Movimento 5 Stelle è chiara: andare in Europa per stracciare questi accordi e riscriverli in modo che le risorse disponibili vengano utilizzate per i cittadini, per i servizi, per la sanità, per le imprese, per l’occupazione, per creare ricchezza e lavoro. Se sarò eletta la mia azione politica sarà in linea con questa chiara posizione del movimento».
E magari una spintarella per arrivarci, lì dentro le istituzioni europee, nelle stanze dei bottoni, arriverà proprio dai piccoli centri dell’Alto Vastese, dove i residenti sono stanchi di pagare le tasse per avere in cambio zero servizi.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com
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