Le elezioni in Molise, quelle amministrative in particolare, regalano siparietti divertenti, perché succedono cose strane, stranissime. Anche si spacci per «rinnovamento» un’operazione politica tenuta a battesimo addirittura da Clemente Mastella, non proprio un neofita della politica.
La nostra redazione ha ricevuto questo comunicato stampa:
“Riprendiamoci in futuro attraverso il rinnovamento”. Chiaro e conciso il concetto lanciato dal candidato sindaco del centrodestra di Termoli, Michele Marone alla presenza dell’europarlamentare Clemente Mastella che ieri è stato ospite della sede elettorale della coalizione di via Pepe. Un incontro voluto dalla formazione dell’Udeur che attraverso il proprio rappresentante Bruno Fraracci ha fattto gli onori di casa per illustrare la voglia e la volontà del partito di restare aggregato alla coalizione indipendentemente da quello che sarà il verdetto del Tar Molise che si pronuncerà lunedì prossimo sulla temporanea esclusione del partito dalla tornata elettorale.
«Se non funziona Termoli – ha detto nel suo intervento Michele Marone – non funzionerà tutto il basso Molise. La nostra città deve riprendere il proprio ruolo cardine, la propria centralità. Il mio impegno in rappresentanza della coalizione e della nostra cittadina sarà massimo al solo fine di raggiungere il bene comune. Solo con l’apporto di tutti raggiungeremo l’obiettivo finale».
Nel suo intervento Clemente Mastella ha parlato della propria ricandidatura al parlamento europeo con tutte le prospettive del caso per il Mezzogiorno d’Italia. Sulle amministrative di Termoli invece Mastella ha concluso così: «Con Michele Marone, Termoli avrà un sindaco dalle grandi capacità amministrative ed umane. Indipendentemente dal verdetto del Tar, l’Udeur farà fino in fondo la sua parte per contribuire alla vittoria finale di questa coalizione».
Domanda ai diretti interessati e ai lettori: come è possibile accostare il concetto di rinnovamento in politica con la figura, sia pure rispettabilissima, di Clemente Mastella? E’ come parlare si spedizioni spaziali e dinosauri contemporaneamente.
Adolfo Corropoli