Nella tarda serata di ieri la Squadra Volante del Commissariato di P.S. di Vasto interveniva presso il Pronto Soccorso del locale Ospedale Civile, dove era stata segnalata la presenza di un ragazzo ferito verosimilmente con un’arma da taglio.
Sul posto gli operatori ascoltavano la vittima, un ragazzo di Vasto di anni 15, il quale inizialmente riferiva di essersi fatto male accidentalmente sbattendo ad una rete metallica per poi, pressato dalle domande degli Agenti, ammettere di essere stato accoltellato da un conoscente di 16 anni.
Viste le dichiarazioni del ragazzo, il personale del Settore Anticrimine e della Squadra Volante di questo ufficio rintracciavano diversi testimoni della vicenda, tutti minorenni ed accertavano che l’autore e la vittima del reato domenica 6 marzo erano usciti insieme e, iniziando a scherzare avevano iniziato a sputarsi addosso, senza che l’episodio degenerasse.
Nei giorni successivi , però il sedicenne, facendo riferimento all’episodio accaduto la domenica precedente, incontrando altri coetanei, riferiva loro di voler picchiare la vittima per vendicarsi.
I due, tramite dei messaggi sul telefonino decidevano, così di darsi appuntamento il pomeriggio di ieri, venerdì 11 marzo, per chiarire i fatti in un campo di calcio poco lontano dalla zona 167, alla presenza di altri due coetanei.
Durante l’incontro tra i due, la vittima sferrava un pugno al sedicenne, di origine albanese ma da tempo residente a Vasto, il quale in prima battuta non reagiva.
Dopo questo prima episodio tutti i ragazzi decidevano di giocare a calcio e, durante la partita, i due giovanissimi, continuavano ad offendersi reciprocamente e a spintonarsi.
Terminata la partita, i due iniziavano nuovamente a litigare ed offendersi e, in tale frangente, il sedicenne, sferrava una coltellata all’amico all’altezza dell’addome, con un piccolo coltello da cucina, che deteneva nella tasca dei pantaloni, per poi darsi immediatamente alla fuga.
La vittima veniva prontamente soccorsa dagli amici presenti che provvedevano ad avvisare i genitori.
Vista l’entità della ferita, la madre della giovane vittima decideva di accompagnare il figlio presso il locale pronto soccorso.
In seguito agli accertamenti esperiti dal personale operante si identificava compiutamente il giovane autore del reato che veniva rintracciato presso la propria abitazione e, durante la perquisizione domiciliare a carico dello stesso, il giovane consegnava spontaneamente il coltello utilizzato per commettere il reato che veniva debitamente sequestrato.
Per i fatti suesposti il giovane veniva deferito alla Procura della Repubblica per i Minori presso il Tribunale di L’Aquila per il reato di lesioni aggravate dall’uso di un’arma.