ROMA – Rischiava di essere schiacciata contro le transenne dall’enorme folla, così quando fui informato corsi da lei, la sollevai con garbo facendole superare le barriere e la condussi da papa Giovanni Paolo II.
Il racconto è del prefetto vaticano, l’agnonese Enrico Marinelli (nella foto con Wojtyla) che nel giorno dell’ufficialità della proclamazione di Madre Teresa di Calcutta santa (avverrà il 4 settembre 2016), ricorda l’episodio che lo vide protagonista il 27 ottobre del 1986 ad Assisi.
Nella città di San Francesco, si stava svolgendo l’incontro voluto da Giovanni Paolo II con i rappresentanti di tutte le religioni del mondo. Mentre Marinelli era impegnato nel servizio di sicurezza, venne informato che, al di là delle transenne, premuta dalla folla, era presente Madre Teresa di Calcutta. In quel momento, Giovanni Paolo II si trovava inginocchiato in una piccola cappella che sorge lungo il viale che porta all’ingresso inferiore della Basilica dedicata a San Francesco. A questo punto Marinelli non esitò un attimo e, aiutato dal suo vice, prelevò con garbo ma anche con decisione la suora dei poveri e alzandola di peso al di sopra delle transenne, in quel punto non rimovibili, e la condusse, manifestandole grande rispetto, nei pressi della cappella dove si trovava il papa.
“Quando Giovanni Paolo II si accorse di Madre Teresa – racconta Marinelli – senza indugio si avvicinò a lei, la strinse a sé, la baciò sulla fronte e la benedisse. Successivamente – riprende il prefetto in servizio al Vaticano dal 1985 al 1999 – venni a sapere che la mia iniziativa, molto apprezzata dal papa, non era stata invece condivisa dalla Prefettura della Casa Pontificia, che considerò il mio comportamento, come una vera e propria intrusione nelle competenze esclusive di qualche zelante prelato”.