AGNONE – Anche ad Agnone ha vinto l’astensionismo alle urne per le votazioni referendarie di domenica scorsa. I numeri parlano chiaro: su 4317 elettori (2107 uomini e 2210 donne aventi diritto) hanno votato 1174 persone (1160 i voti validi) di cui 581 maschi e 593 donne pari al 27,19%. Gli agnonesi che hanno votato “Si” sono stati 948 mentre per i “No” sono state contate 218 schede. In definitiva l’81,72% degli agnonesi recatisi alle urne hanno detto di “SI” alla domanda del referendum “Volete voi che sia abrogato l’art. 6, comma 17, terzo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, “Norme in materia ambientale”, come sostituito dal comma 239 dell’art. 1 della legge 28 dicembre 2015, n. 208 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2016)”, limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale?”. Invece i “NO” hanno registrato il 18,28%. Nove le sezioni in cui si sono avuti in totale anche otto voti nulli e sei schede bianche. La curiosità che gli agnonesi che hanno votato all’estero (a cui il Ministero ha inviato le tessere elettorali) sono ben 3478. In totale sarebbero ben 7795 gli aventi diritto al voto di Agnone.
“La curiosità – ci dicono dal Comune – che il dato degli agnonesi all’estero aumenta sempre di più perché anche i figli dei figli degli emigrati tengono a mantenere la cittadinanza europea, mentre gli agnonesi residenti in città, causa mortalità e tasso natalità sotto lo zero, diminuiscono sempre più. Fra qualche anno –concludono- sarà certamente più alto il numero dei non residenti che quello degli abitanti veri”. Nove le sezioni dislocate nella cittadina alto molisana. L’afflusso più basso si è registrato con quattro voti in quella allestita presso l’ospedale San Francesco Caracciolo. Se il dato nazionale parla del 31,1% di votanti, allora Agnone col suo 27,19% ha quasi mantenuto il trand globale. Solo Castelverrino, dei dodici Comuni della Comunità Montana Alto Molise, ha fatto registrare il quorum del 50,44% ovvero sopra la soglia del 51% richiesto affinchè il referendum fosse valido. Come sempre nei seggi si sono visti i soliti volti come scrutatori e spesso di coloro che già percepiscono uno stipendio, invece di preferire giovani disoccupati ai quali la “cento euro” di appannaggio avrebbe certamente fatto più comodo.
V.Labanca