Protesta immigrati a Torino di Sangro, Forza Nuova dice basta.
«Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla seconda rivolta messa in atto dagli immigrati ospitati sul lungo mare di Torino di Sangro. – spiegano gli attivisti del movimento politico di destra – Bloccata per ore la statale 16 con cassonetti e altri oggetti ingombranti, la motivazione della protesta? Il non gradimento da parte dei “profughi” del cibo servito nelle strutture che li accolgono».
«Ricambiare l’ospitalità e l’aiuto ricevuto mettendo in atto la seconda rivolta in un anno è veramente troppo, – afferma Maurizio Falcone (nella foto a sinistra, ndr) coordinatore provinciale di Forza Nuova, è ora di dire basta. Non è la prima volta che nel territorio della Provincia di Chieti si verificano episodi di questo tipo, ricordiamo la rivolta messa in atto a Palmoli e la rissa avvenuta nel centro d’accoglienza di Schiavi d’Abruzzo. Ormai è chiaro a tutti che l’accoglienza e sopratutto l’integrazione in Italia è una presa in giro, conosciamo bene il giro d’affari che ruota attorno all’accoglienza in Italia. Solo in Abruzzo si parla di 2 milioni di euro al mese pagati dallo Stato a privati per la gestione di 1380 profughi dislocati su tutto il territori regionale. Solo queste cifre basterebbero a far capire che l’accoglienza fa business. Le nostre città sono piene di italiani in grave difficoltà economica che sono costretti spesso a rovistare nei cassonetti e non disdegnerebbero un aiuto da parte di questo Stato, invece ci tocca assistere a queste rivolte che come motivazione hanno quella del riso troppo cotto».
Forza Nuova chiede che i responsabili di questi atti vengano rimpatriati immediatamente e visto l’imminente inizio della stagione estiva chiede l’immediato allontanamento di questi profughi dalle strutture del lungo mare mettendo fine una volta per tutte a queste «proteste ridicole».