In una intervista al Corriere della Sera il capogruppo di Area Popolare alla Camera giustifica la sua scelta di votare sì al referendum con queste argomentazioni: «Perché voglio cambiare un’Italia bloccata. Un Paese dove il codice della strada che ho licenziato da ministro nel 2013 deve ancora essere approvato dopo 1.300 giorni. Un Paese dove una regione di 300 mila abitanti, il Molise, vietando il raddoppio della ferrovia su un tratto di 33 km blocca l’alta velocità su tutta la linea adriatica. Un Paese, unico in Europa, dove il governo deve chiedere la fiducia due volte, alla Camera e al Senato, con un sistema che di fatto rende difficilissima ogni decisione. L’ideale della democrazia non può essere non decidere mai: così ci si condanna all’inefficienza».
Anche Lupi attacca il Molise: «Da solo blocca l’alta velocità»
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