FROSOLONE – Una quindicina di cacciatori sono stati sanzionati dagli agenti forestali del Comando stazione di Frosolone a seguito di un accertamento successivo ad una giornata di caccia durante la quale erano stati abbattuti numerosi cinghiali, nessuno dei quali era stato però sottoposto agli adempimenti in materia di esami sulla trichinosi né tantomeno sul corretto smaltimento della carcasse.
Dai numerosi e meticolosi controlli effettuati dai Forestali è emersa la posizione irregolare di alcuni cacciatori che avevano violato gli adempimenti previsti dal calendario venatorio e dalla vigente normativa.
Gli adempimenti connessi alla trichinosi derivano dall’esigenza di evitare la possibile diffusione della malattia, una zoonosi trasmissibile dagli animali all’uomo attraverso l’ingestione di carne cruda o poco cotta proveniente da un animale infetto. Per tale ragione, poiché in Molise non vi sono dati oggettivi e sufficienti a dichiarare il territorio indenne, è necessario procedere all’esame. Tuttavia, poiché negli anni i dati non sono mai stati raccolti in modo adeguato e sufficiente, l’adempimento continua a gravare sui cacciatori stessi che di fatto con le loro inadempienze alimentano una procedura che in altre regioni è stata definitivamente superata proprio grazie alla raccolta di campioni effettuata negli anni passati.
Per tali ragioni ad ognuno dei circa 15 cacciatori inadempienti è stata contestata una sanzione amministrativa pecuniaria di un importo di poco superiore ai 200 euro.
Dal Comando provinciale del CFS di Isernia fanno sapere che nei prossimi giorni i controlli finalizzati ad appurare il rispetto delle norme venatorie e sanitarie, attraverso le quali viene tutelala la biodiversità e la salute umana, saranno intensificati unitamente a quelli tesi ad impedire atti di bracconaggio e caccia illegale, soprattutto da parte dei non aventi diritto.