Tagli: i parlamentari difendono i tribunali minori, i cittadini invece chiedono di non chiudere i piccoli ospedali.
La chiusura dei tribunali minori abruzzesi va prorogata. E’ l’appello bipartisan lanciato dai parlamentari abruzzesi in una conferenza stampa convocata a Palazzo Madama nei giorni scorsi.
In pratica, esponenti di tutti i partiti chiedono alla Commissione Bilancio del Senato di ammettere i loro emendamenti, al decreto milleproroghe. Una iniziativa che raccoglie un’istanza che viene dal territorio, colpito sin dal 2009 dall’emergenza terremoto. Di fatto si chiede di mantenere in vita i tribunali di Sulmona, Vasto, Avezzano e Lanciano.
“Questi tribunali – osserva Paolo Arrigoni, senatore della Lega, coordinatore regionale di Noi Con Salvini Abruzzo – oltre a rappresentare presidii di sicurezza e legalità, sono anche polmoni importanti dal punto di vista economico per quei territori così drammaticamente colpiti”.
Per Stefania Pezzopane (Pd), chiudere queste sedi giudiziarie “vorrebbe dire costringere tantissimi cittadini a patire disagi enormi. E’ necessario – aggiunge – che il governo riveda la sua linea in tema di geografia giudiziaria”.
Una battaglia, quella in difesa dei tribunali minori, che contrariamente a quando si vuole far passare, interessa pochi: gli addetti ai lavori, gli avvocati, i magistrati e basta.
Alla maggioranza dei cittadini, sinceramente, che venga soppressa la sede del palazzo di giustizia di Vasto o di Lanciano ad esempio, non interessa più di tanto. Ancor meno se quei tagli produrranno delle economie da poter utilizzare magari per fornire altri servizi ben più essenziali come quelli sanitari.
E allora lo slogan potrebbe essere questo: chiudete i tribunali e riaprite gli ospedali.
Tino Carosella