Cacciavillani: «Tassa rifiuti, per gli agnonesi che vivono nelle contrade oltre al danno la beffa».
Il consigliere di opposizione: «Gli oltre 73 mila euro di maggiori costi nella gestione dei rifiuti saranno scaricati prevalentemente su chi vive nelle contrade».
Bocciata la proposta di Nuovo Sogno Agnonese per contenere le spese e la tassazione.
«Durante lo scorso consiglio comunale del 31 marzo sono state apportate importanti modifiche al regolamento sulla determinazione della tassa sui rifiuti Tari, modiche che stranamente sono passate in sordina nonostante l’impatto economico che avranno su chi vive nelle contrade. – spiega in una nota girata alla stampa l’esponente del centrosinistra cittadino, Maurizio Cacciavillani – La maggioranza che fa capo al sindaco Lorenzo Marcovecchio ha inteso diminuire la quota di riduzione della Tari per chi abita nelle contrade dal 30% al 20%, di fatto scaricando i maggiori costi del ciclo dei rifiuti (oltre 73 mila euro) dovuti alla propria negligenza ed incapacità nella gestione della raccolta differenziata, su chi vive nelle contrade. In altre parole, – continua l’ex assessore all’ambiente – per evitare drastici aumenti della tassazione agli abitanti del centro cittadino (aumenti che in alcuni casi avrebbero potuto superare anche i 100 euro ad utenza), si è deciso di colpire maggiormente quella parte di popolazione che vive nelle contrade già svantaggiate per tutta una serie di motivi e ulteriormente penalizzate anche per il mancato avvio del sistema di raccolta differenziata spinta denominato “poker”. Quindi oltre al danno di aver avuto una serie di disservizi causati dalla mancata attivazione del sistema poker, (entro il 1° settembre 2016 sarebbe dovuto partire il servizio) la beffa di dover pagare gli aggravi economici dovuti proprio a tali disservizi (il mancato raggiungimento del 65% di raccolta differenziata). Inoltre, la maggioranza di centrodestra ha bocciato anche la proposta di Nuovo Sogno Agnonese di tagliare la spesa di 6.600 euro per le telecamere nel centro di raccolta, che potranno essere installate con i finanziamenti dei PIT e riportare la cifra relativa allo smaltimento dei rifiuti organici e secchi residui a 80 mila euro (come nel 2016), per recuperare altri 15mila euro abbattendo in questo modo i costi complessivi di oltre 20 mila euro cifra che invece dovranno esborsare gli utenti. Insomma, si è fatto di tutto per vessare i cittadini. E pensare che le contrade sono sempre state il riferimento del centrodestra, evidentemente solo quando si tratta di andare a chiedere i voti».