AGNONE – E’ ancora Giuseppe Marinelli il presidente della Pro-Loco di Agnone. L’avvocato agnonese conosciuto da tutti come Beppy, è stato eletto all’unanimità nell’assemblea generale dei Soci dell’Associazione Turistica Pro Loco Città di Agnone che ha proceduto la settimana scorsa al rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2017– 2021. Sono ben 28 anni che Beppy Marinelli ricopre l’incarico della Pro Loco. Era il lontano 1989 quando fu eletto per la prima volta al vertice dell’Associazione ed il suo obiettivo fu quello di portare a livello internazionale la Ndocciata di Agnone. Il Fiume di Fuoco che sfilò grazie a Marinelli a Roma alla visone di Papa Giovanni Paolo II e fino all’ultimo Expo di Milano. La Ndocciata che ha visto decine di migliaia di persone ad Agnone l’8 ed il 24 dicembre; che è diventata un appuntamento indiscusso del periodo che porta al Natale di Agnone; che è patrimonio culturale d’Italia ed che ha avuto un francobollo commemorativo tutto suo. E potrebbe essere proprio la Ndocciata a portare via Marinelli dalla carica di presidente della Pro Loco. Infatti è in fase di costituzione l’Associazione “La Ndocciata Patrimonio d’Italia per le Tradizioni” costituita dai portatori e rappresentanti delle cinque contrade che vorrebbe proprio Beppy Marinelli alla presidenza. Un’associazione che si occuperebbe 365 giorni l’anno della Ndocciata e alla quale l’avvocato Marinelli non direbbe mai di ‘no’ visto che la più grande sfilata del Fuoco senza dubbio e senza smentita, è “figlia” di Giuseppe Marinelli che è riuscito nel tempo a portarla a livello internazionale e che ogni anno riesce a trovare un aggancio col ricordo di Papa Wojtyla o della Chiesa proprio per sublimarne la sacralità che è oramai intrinseca nella manifestazione dei torcioni ardenti. E contattato Marinelli al telefono lo stesso non ha smentito che sarebbe pronto a lasciare le redini della Pro Loco, se si concretizzasse la possibilità di essere presidente della Ndocciata Patrimonio d’Italia per le Tradizioni. LA Pro Loco potrebbe così finire in un futuro assai prossimo nelle mani della vicepresidente Ilaria Di Somma.
V. Labanca