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  • Un centro studi sul cristianesimo ad Agnone, la proposta di Bonavolta

    AGNONE – Pubblichiamo, di seguito, la lettera di Paride Bonavolta, che abita ad Agnone.

    Lo ammetto, quando sono tornato a vivere in Agnone non sapevo nulla di Baldassarre Labanca!
    Ho “scoperto” che a lui va ascritto il merito di essere stato, nel 1893  nell’università di Roma, il titolare della  prima cattedra italiana di Storia del Cristianesimo, cattedra contestata dai clericali che ravvisano un oltraggio alla vera religione ed una mina per l’autorità della Chiesa.
    Da anni per il mio personale piacere e con grande entusiasmo da “neofita” mi dedico allo studio del cristianesimo delle origini e ho constatato di aver “studiato” anche sui testi di quegli autori  tedeschi e francesi che, a lui coevi, avevano con lui intrattenuto fecondi rapporti ed ho preso atto di essere inconsciamente partito dalla sua inespressa domanda “storiografia e scienza smentiscono il cristianesimo?”.
    Ho allora “sognato”. Ho preso contatto con la Biblioteca  Casanatense di Roma destinataria di quella parte del patrimonio librario del Labanca non confluito nella disponibilità dei suoi concittadini che con Regio decreto del 1911 ha ottenuto il riconoscimento di Ente Morale, che ancor oggi dovrebbe valere come il riconoscimento di personalità giuridica detentrice di beni di grande interesse storico e culturale.
    Ho contattato, ricevendone una prima adesione, cattedratici della materia fra i quali alcuni già coinvolti, a suo tempo, dal prof. Tanzj in “studi labanchiani” basati più sulla “detenzione” del suo fondo che,  salvo alcune tesi di nostri concittadini,  sul contenuto intrinseco dello stesso.
    Contenuto che in parte non rientra nella mia specifica sfera di interesse trattando di filosofia, etica e politica. Ma sicuramente, anche per l’attualità di alcuni temi, altrettanto meritevoli.  Ho “sognato” con autorevoli contributi di poter arrivare a fare di Agnone un centro residenziale di Storia del cristianesimo delle origini ben consapevole che i non lontani nel tempo ritrovamenti archeologi e scientifici possano essere uno sprone per un “revisionismo” di questa affascinante “storia” visto anche che il Concilio vaticano II sostiene “Ecclesia semper reformanda est”.
    A disposizione per dare un avvio al progetto sarò raggiungibile tramite questa pagina che mi ha ospitato.
    Paride Bonavolta

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