Un vescovo con le idee chiare, forte di una solida cultura umanistica e di una affabilità esemplare, accogliente, amichevole, consapevole delle sfide che lo attendono sia pure nelle competenze limitate della Chiesa, ma pronto a fare la sua parte in prima linea, anche come attore “politico” se necessario, in difesa dei diritti calpestati delle popolazioni dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese.
E’ stata questa l’impressione che abbiamo avuto uscendo, questa mattina, dall’episcopio di Trivento dopo aver avuto un lungo e cordiale colloquio con monsignor Claudio Palumbo, nuovo vescovo, dal 23 settembre scorso, della diocesi abruzzese e molisana.
Una intervista che ha spaziato dai temi dello spopolamento e dei servizi negati ai residenti nei centri montani, passando per le accuse di eresia a Papa Francesco, dall’accoglienza migranti agli esorcismi, dalla carenza di sacerdoti alle presunte apparizioni della Vergine sui monti di Agnone. Il colloquio con monsignor Palumbo è iniziato però con alcune domande proposte dagli alunni delle scuole elemetari di Castiglione Messer Marino, alle quali, divertito, il vescovo ha risposto molto volentieri.
L’intervista sarà pubblicata sul prossimo numero del mensile cartaceo L’Eco dell’Alto Molise e Vastese che andrà in stampa a giorni.
Francesco Bottone